Globologna, giunta al termine la rassegna dedicata ai cittadini stranieri di Bologna 

L’iniziativa ha avuto l’obiettivo di raccontare i bisogni, la cultura e la storia di cittadini stranieri che vivono a Bologna.

Si è conclusa lo scorso giovedì la quarta edizione della rassegna “Globologna”, organizzata dall’associazione Geopolis negli spazi di Granata Coworking in via San Rocco 16, dove sono state presentate fra marzo e giugno quattro comunità straniere di Bologna provenienti da Paesi tutt’oggi attraversati da crisi e conflitti: Afghanistan, Ucraina, Bielorussia e Moldavia con l’obiettivo è raccontare i loro bisogni, la loro cultura, storia e postura geopolitica . Come racconta Fabrizio Talotta, presidente dell’associazione Geopolis, la rassegna “Globologna” è nata nel 2019 grazie alla collaborazione fra l’associazione e l’allora assessore alle Relazioni europee e internazionali Marco Lombardo con l’intento di «partire dalla geopolitica per indagare e conoscere le principali comunità straniere presenti sul territorio di Bologna al fine di capire il loro livello d’integrazione e soprattutto cercare di scoprire i loro bisogni palesi e latenti». 

Intervenuta come rappresentate della comunità moldava durante l’ultimo appuntamento di Globologna, Nina Zagareanu, consigliera per il Quartiere Porto-Saragozza, ha dichiarato che «iniziative come Globologna hanno un importante ruolo nel processo d’integrazione». Inoltre, sostiene la consigliera, «avere una piattaforma mediatica per esprimere la propria opinione è un prezioso tassello nel puzzle dell’integrazione». La speranza, con questo progetto, è che si comprenda di più la storia e la cultura di Paesi che «prima in tanti non sapevano neanche dove si trovassero sulla carta geografica». 

La quarta edizione ha visto come ospite fisso Greta Cristini, analista di geopolitica per Limes rivista italiana di geopolitica e Geopolis. Secondo la giovane analista «progetti come Globologna sono essenziali per educare la collettività bolognese alle sfumature etniche, linguistiche, religiose che compongono la propria cittadinanza». Non a caso, prosegue Cristini, «la consapevolezza che una comunità ha di sé nonché la coscienza del suo margine di manovra nei rapporti con gli altri paesi si forma anche a partire dalla conoscenza dei caratteri degli altri popoli che influenzano la società, caratterizzano il loro livello d’integrazione e il loro rapporto con la madrepatria».  

La quinta edizione della rassegna Globologna è prevista a partire dall’autunno 2022. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti ed è possibile seguirli sia dal vivo da Granata Coworking sia da remoto sui canali di Geopolis (gli eventi sono registrati). Come da tradizione, al termine di ogni appuntamento è sempre previsto un importante momento d’interazione con gli invitati e gli organizzatori durante il quale il pubblico può porre delle domande.   

Condividi