Divagazioni di un negro a Bologna (parte seconda)

di Rutagengwa Félix Ndayitabi

Bologna, città ambigua e bastarda,  

costruita per il piacere di celare,  

architettura di gelosie, tapparelle 

portici e cortili, balconi alibi.  

Per tutto il giorno, 

tutta la notte,  

puzza di piscio e birra.  

Punteggia, trita e schiaccia 

umanità varia avariata, 

liti di studenti e spacciatori,  

borghesi amplificati, esasperati,  

gatte in calore. 

Improvvisamente da qualche parte  

si sente  

sotto i tetti rossi  

una ragazza che si tocca  

e ulula la sua solitudine. 

Condividi