di Rutagengwa Félix Ndayitabi
Bologna, città ambigua e bastarda,
costruita per il piacere di celare,
architettura di gelosie, tapparelle,
portici e cortili, balconi alibi.
Per tutto il giorno,
tutta la notte,
puzza di piscio e birra.
Punteggia, trita e schiaccia
umanità varia avariata,
liti di studenti e spacciatori,
borghesi amplificati, esasperati,
gatte in calore.
Improvvisamente da qualche parte
si sente
sotto i tetti rossi
una ragazza che si tocca
e ulula la sua solitudine.