Divagazioni di un negro a Bologna (parte quarta)

di Rutagengwa Félix Ndayitabi

E questa città
la conosco
fatta di spritz e patatine
grassa di tagliatelle al ragù
lasagne grosse come mattoni
dimentica del frigione 

rossa sporca di smog
innamorata dello schermo d’argento 

piena di ragazze di cosce forte
pronte ad aprirsi
ad un concerto multiculturale
un odore di olio fritto
su un’aria di jazz
nell’afa dell’estate
fa concorrenza alla puzza di canali asciutti
un s scivolata
avvertimento del pericolo sotto i portici
una cacca di cane
sussurri teneri in cortili giungle
dehors come stanze da primo bacio.
Utero che annette 
con memorie osmotiche
mentre un sedere poco coperto distrae.
Prigioniero dei suoi portici
cosi cittadino del mondo.

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