«Tutti a scuola e in presenza», lettera aperta dei comitati di genitori e insegnanti di Bologna

Pubblichiamo interamente una lettera aperta destinata all’Ufficio Scolastico Regionale, alla Città metropolitana di Bologna e ad alcune organizzazioni sindacali da parte dei comitati “Scuole Aperte a Bologna!”, “Scuola in Presenza Bologna” e “ApriAmo le Scuole Bologna”. 

«Come Comitati Scuole aperte Bologna!, Scuola in Presenza Bologna, aderenti alla Rete Nazionale “Scuola in Presenza”, e ApriAmo le Scuole Bologna, composti da genitori e insegnanti, ci battiamo da mesi per il ritorno in classe degli studenti di ogni ordine e grado, convinti del fatto che una sana relazionalità didattica in presenza costituisca un baluardo insostituibile per la difesa del diritto all’istruzione sancito dall’art. 34 della Costituzione, nonché del diritto alla salute psico-fisica e ad un armonico sviluppo della personalità individuale, secondo il concetto di “salute” così come definito dall’ O.M.S.. 

Consapevoli sia di tali evidenze, sia delle difficoltà imposte dallo stato di emergenza sanitaria, con la presente le chiediamo di voler favorire e promuovere all’interno degli istituti del territorio un confronto costruttivo tra i diversi attori che ne sono protagonisti: studenti, genitori, dirigenti, docenti, personale a.t.a, attraverso la convocazione di assemblee – anche con presenza trasversale delle diverse componenti – e di Consigli d’istituto con oordine del giorno focalizzato su tali questioni e proiettato verso la riapertura di settembre 2021. 

Le chiediamo, inoltre, di adoperarsi affinché la gestione delle ultime settimane del corrente anno scolastico e, soprattutto, di quello 2021-22, si basi sulla ferma volontà di garantire la scuola in presenza e in sicurezza, facendo riferimento in modo puntuale e trasparente non solo ai risultati emergenti dalla ricerca scientifica sul mondo della scuola ma anche ai recenti pronunciamenti del Tar Lazio e del Consiglio di Stato (di cui riferimenti in calce).  

Troppo spesso negli ultimi mesi è capitato di vedere e subire provvedimenti adottati da singoli Presidenti di regione, Sindaci o Dirigenti Scolastici che sono andati ben al di là dei protocolli previsti a livello ministeriale e dal CTS. Provvedimenti che, ispirati ad un distorto principio di ‘massima precauzione’ e ‘assoluta sicurezza’ hanno finito quasi sempre per portare alla chiusura delle scuole, o meglio alla sospensione della didattica in presenza, come ci viene spesso evidenziato, assecondando da un lato le istanze dettate dal clima di paura ingenerato nella popolazione e dall’altro scaricando sulla scuola l’inadeguatezza di un sistema pubblico, in primis del sistema sanitario e di quello dei trasporti, nel far fronte alle esigenze organizzative dettate dalla emergenza Covid-19.  

Si è così scelto di sacrificare il diritto all’istruzione e di rinunciare a quella sana dimensione didattica e relazionale di cui si parla in apertura della presente lettera. Strategia questa che ha drammaticamente fallito, causando enormi danni sul piano psicologico, relazionale, sociale e dell’abbandono scolastico. I principi di precauzione e sicurezza, resi assoluti e perseguiti esclusivamente nel contesto scolastico, sono diventati sproporzionati e si sono dimostrati non solo inconcludenti sul fronte del contenimento pandemico ma, cosa ancor più grave, a tal punto sbilanciati da provocare nei più giovani un significativo aumento dei disturbi psichiatrici, ansia, fobia sociale, tentati suicidi, disturbi alimentari ed atti di autolesionismo. Non da ultimo, ci preme sottolineare qui anche i mancati apprendimenti causati dalla DAD e i relativi effetti collaterali da sovraesposizione digitale.  

Chiediamo quindi a tutte le parti coinvolte nel mondo della scuola: di prendere velocemente in considerazione questa enorme problematica reale, che non può più essere rinviata, visto che si sta già  organizzando l’attività per il prossimo anno scolastico, di pensare e creare concrete opportunità di rientro in presenza al 100% per tutte le studentesse e gli studenti di ogni ordine e grado, di voler perseverare nella ricerca e nell’utilizzazione di tutti gli  spazi disponibili all’interno delle scuole per ovviare ad eventuali carenze strutturali che possano compromettere la possibilità della didattica in presenza; di voler riconsiderare le ore di supporto psicologico all’interno delle scuole, al fine di aumentare i momenti di sostegno, aiutando così quei bambini e ragazzi maggiormente colpiti dall’isolamento e dalla DAD, le cui famiglie non possono permettersi un aiuto esterno extra-scolastico; 

di rendere effettive quelle forme di intervento a miglioramento della condizione e della qualità di vita scolastica del Sistema italiano, quali: superamento dei parametri di dimensionamento fissati dalla legge Gelmini-Tremonti del 2009 e dei vincoli imposti per la concessione di classi aggiuntive, ridefinizione dell’organico docente e del personale ATA, collaborazione nei tavoli tecnici territoriali per intervenire efficacemente nella risoluzione di quegli elementi extrascolastici, trasporti in primis ma anche rapporti con Asl e Sispc, forniture di materiali e dpi, che, pur non coinvolgendo direttamente le scuole, su di queste impattano in via prioritaria, determinando la sospensione della didattica in presenza.  

Apertura dei suddetti tavoli di concertazione alla componente dei rappresentanti dei genitori per dar vita a percorsi di partecipazione e condivisione delle informazioni e delle iniziative. 

Vi invitiamo infine a sollecitare le competenti istituzioni affinché venga adottato per il prossimo a.s. 2021-22 un protocollo scolastico-sanitario che sia unico e chiaro per tutto il Paese, così che si possano scongiurare ingiustificati arbitri ed interpretazioni soggettive che nei fatti ostacolano la raccolta omogenea dei dati e la loro elaborazione scientifica ed esasperano le disuguaglianze già presenti nel nostro Paese. 

Ringraziando per l’attenzione, le auguriamo buon lavoro in un momento così difficile e cruciale per la scuola italiana e le rinnoviamo la disponibilità del nostro comitato e della Rete Nazionale “Scuola in Presenza” ad una collaborazione attiva finalizzata a garantire il successo dell’azione formativa». 

Comitati: Scuole Aperte a Bologna!, Scuola in Presenza Bologna, ApriAmo le Scuole Bologna  

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