Parità di genere, a Castel Maggiore gli studenti cercheranno nomi di donne per vie e parchi

A Castel Maggiore si pensa alla parità di genere nella toponomastica: l’idea è quella di far scegliere agli studenti i nomi delle donne celebri da assegnare a strade e luoghi pubblici.

 

Saranno gli studenti attraverso dei concorsi di idee a scegliere nomi di donne da assegnare a vie, strade, luoghi pubblici di Castel Maggiore. È una proposta presentata durante un ordine del giorno del Consiglio comunale della cittadina del Bolognese in cui è stato presentato un documento di indirizzo che impegna la giunta a seguire criteri di riequilibrio di genere nell’intitolazione di vie, piazze, giardini, edifici e luoghi pubblici in generale. Tale documento sottolinea che a Castel Maggiore meno del 10% delle strade è intitolato a figure femminili. Emanuela Loi, Edith Stein, Teresa Noce, Madre Teresa di Calcutta, Ilaria Alpi, Camilla Ravera, Natalia Ginzburg: sono alcune delle strade e dei luoghi pubblici di Castel Maggiore intitolati a donne, ma sono tutti nomi assegnati negli ultimi anni, mentre la toponomastica di epoche più lontane è quasi solo maschile, come se le donne fossero state assenti dal progresso, dalle battaglie della nostra società.

 

«Oggi c’è una rinnovata sensibilità e registriamo, in modo largo e diffuso, l’esigenza di dare visibilità alle donne e al loro impegno a livello nazionale e internazionale, negli ambiti della cultura, delle arti, della scienza, della società, della politica, della lotta alla illegalità. Anche le targhe stradali fanno cultura e informazione. È stato importante mettere per iscritto questa istanza, affinché non rimanga un pensiero o un intendimento, ma un atto a tutti gli effetti, che il Consiglio ha approvato e che non potrà essere disatteso», ha dichiarato la sindaca di Castel Maggiore Belinda Gottardi. 

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