Via al Piano Freddo, a Bologna un riparo a chi non ce l’ha

Partirà domani e sarà attivo fino al 31 marzo. Predisposto dal comune e attuato dall’Asp e dal Consorzio l’Arcolaio, metterà a disposizione 234 posti letto.

Da domani parte il Piano Freddo con cui il Comune di Bologna offre accoglienza alle persone senza fissa dimora. Quest’anno, grazie a una nuova struttura che si trova in via Campana e offre 30 posti aggiuntivi e alla collaborazione delle parrocchie cittadine, il Piano sarà in grado di garantire 234 posti: sommati all’accoglienza ordinaria che Bologna mette a disposizione durante tutti i mesi dell’anno, si raggiunge la cifra di 600 posti (che potrebbero aumentare qualora ce ne fosse bisogno) a disposizione dei senzatetto. I posti nelle strutture sono stati rimodulati nel rispetto del distanziamento imposto dalla pandemia e a tutte le persone accolte verrà effettuato il tampone a cura del Dipartimento di Sanità Pubblica.  

Al progetto, predisposto dal Comune e attuato da Asp Città di Bologna, collaborerà il Consorzio l’Arcolaio, formato da 5 importanti cooperative sociali che da molti anni operano nell’ambito dell’accoglienza e dei servizi per il disagio adulto puntando sull’inclusione e sul contrasto all’emarginazione.  

Il Piano Freddo di quest’anno sarà attivo fino al 31 marzo 2021: in questo periodo viene assicurata l’accoglienza in un luogo protetto, dalle 19 alle 9, delle persone senza dimora. L’accoglienza nelle ore diurne all’interno delle stesse strutture del Piano è garantita qualora scatti l’allerta della Protezione Civile per neve o freddo intenso: sarà possibile ottenere riparo tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 18. L’accoglienza diurna avviene nei locali dei Laboratori di comunità su segnalazione di Città Prossima – servizio del comune di Bologna – e delle strutture del Piano Freddo, mentre sabato e domenica è prevista nella sala multifunzionale del centro accoglienza Beltrame di via Don Paolo Serra Zanetti 2.  

Oltre ai posti letto, il Piano Freddo comprende numerosi servizi messi a disposizione prevalentemente dal volontariato, coordinato da Asp Città di Bologna, che variano dalla distribuzione di coperte, sacchi a pelo e bevande calde fino alla somministrazione di pasti nelle varie strutture.  

Anche quest’anno per essere accolti non ci si dovrà presentare direttamente nelle strutture, perché gli operatori di Città Prossima-Help Center lavoreranno in modalità mobile, con uscite in strada. Inoltre, chi ha bisogno di un posto dove dormire può anche contattare gli operatori grazie a un numero verde: a un primo colloquio telefonico seguirà un contatto in strada con l’obiettivo di rispondere in tempi brevi alle necessità delle persone.  

A proposito di questo importante progetto, l’assessore al welfare e alla sanità Giuliano Barigazzi ha dichiarato: «Il Piano Freddo è uno strumento dinamico ed è uno degli interventi più importanti che mettiamo in campo per contrastare l’emarginazione: lo stiamo affrontando nell’ottica del welfare di comunità. Abbiamo infatti iniziato a incontrarci con Asp, Terzo settore e società civile per riflettere sui bisogni di una città unica, composta dalle persone con e senza dimora. Da questo tavolo potrebbero già emergere progetti significativi da portare avanti all’interno delle strutture». 

 

Condividi