Maltempo nel Bolognese, Confagricoltura: danni per 6 milioni di euro nei campi

La conta dei danni è partita. Quella reale si intende, fatta di sopralluoghi e indagini nei campi flagellati dall’esondazione del fiume Reno nel Bolognese, all’interno di capannoni ed edifici investiti dall’onda funesta, e non quella diramata nelle ore del disastro magari guardando l’acqua che pian piano saliva. Ieri mattina i vertici di Confagricoltura Bologna hanno scandagliato il territorio circoscritto tra i comuni di Castel Maggiore e Argelato. Il bollettino è: circa 500 gli ettari in località Boschetto, dove si è rotto l’argine, che hanno subito i danni maggiori in termini di ripristino della rete viaria e di scolo. Il tutto quantificabile in 2.000 euro a ettaro, ai quali bisogna aggiungere complessivamente un milione di euro per la mancata produzione 2019.  

Su altri 2.000 ettari circa, nell’area circostante, si può stimare una perdita di produzione agricola vendibile fino a 4 milioni di euro. Inoltre, sono stati sommersi dall’acqua capannoni, fabbricati e case, incluse scorte e macchinari, ma il danno seppur ingente non è ancora quantificabile. 

Confagricoltura Bologna chiede misure specifiche per le aziende danneggiate: esonero fiscale e azzeramento dei contributi previdenziali e consortili.«Fare in fretta ad accertare le responsabilità e risarcire il danno alle imprese». Chiediamo anche misure specifiche per le aziende danneggiate ossia l’esonero fiscale e l’azzeramento dei contributi previdenziali e consortili. Significa: estendere l’esonero IMU, ora previsto solo per CD (coltivatori diretti) e IAP (imprenditore agricolo professionale), a tutti i proprietari di terreno e ai fabbricati e l’ azzeramento contributi previdenziali dei lavoratori autonomi e datori di lavoro e dei contributi consortili dovuti per lo scolo e per il beneficio di disponibilità irrigua», ha incalzato il presidente di Confagricoltura di Bologna, BolognaGuglielmo Garagnani.

Fonte: comunicato Confagricoltura Bologna

Condividi