Trivelle, blitz di Legambiente a Ravenna all’incontro dell’Oil and gas organizzato dal sindaco  

Un’incursione di Legambiente per dire No all’incontro avvenuto questa mattina in uno dei centri dell’industria estrattiva nazionale a Ravenna e organizzato dal sindaco e presidente della Provincia di Ravenna, Michele De Pascale, che riuniva tutti coloro che fanno parte del comparto delle estrazioni petrolifere. No, dunque, a un tavolo organizzativo per coordinare le azioni da intraprendere a sostegno del settore per i danni che verrebbero provocati al settore da un emendamento inserito nel decreto legislativo “Semplificazioni” che genera una sospensione di 18 mesi ad alcune delle attività di estrazione.  

Per i volontari dell’associazione ambientalista «la priorità su cui si deve concentrare la politica è la decarbonizzazione dell’economia, con il taglio dei 16 miliardi di euro di sussidi annuali alle fonti fossili e la riconversione del settore energetico». 

L’associazione ribadisce la necessità che il governo presenti al più presto un piano energetico nazionale per il clima e l’energia, che definisca un percorso ambizioso e concreto, e sottolinei la necessità che anche le Regioni e i Comuni interessati dalle attività estrattive si impegnino nella richiesta di un cambio di rotta. La strada da percorrere per tutelare davvero i lavoratori dell’industria “oil and gas” e dell’indotto è la riconversione del settore nelle fonti rinnovabili. 

«Riorganizzare il comparto significa anche andare a vedere quanti soldi vengono regalati alle compagnie che estraggono idrocarburi. Al centro del sistema energetico del nostro Paese vige ancora una dittatura delle fonti fossili da cui è urgentissimo uscire per arrestare i cambiamenti climatici, ma anche per ridurre e combattere l’inquinamento atmosferico e migliorare la qualità di vita dei cittadini. Il governo deve avere il coraggio di imprimere una svolta alla politica energetica nazionale», ha dichiarato il presidente di Legambiente Emilia Romagna, Lorenzo Frattini.

 

Fonte: comunicato da Legambiente Emilia Romagna

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