Intera famiglia spacciava in Bolognina: arrestati padre, madre e figlio

Una particolarità è che nella perquisizione fatta a casa della famiglia sono state ritrovate lenzuola da ospedale e documenti e bancomat appartenenti a persone diverse ed estranee al nucleo familiare arrestato.  

Secondo le accuse, gestivano una vera e propria rete domestica dello spaccio. Si tratta di un’intera famiglia del Bangladesh residenti in Bolognina, nel Quartiere Navile a Bologna. Si tratta di 3 persone: padre 53enne, madre 48enne e figlio 22enne. Tutti e 3 accusati di concorso di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e ricettazione. Giovedì scorso i carabinieri hanno bussato alla porta dell’appartamento in uso alla famiglia bengalese e, dopo avergli spiegato il motivo della loro visita, hanno eseguito una perquisizione domiciliare alla ricerca dello stupefacente. 

In casa della famiglia sono stati trovati 4 “panetti” e 1 involucro contenente 450 grammi di hashish nascosti dentro il frigorifero in camera da letto, alcune buste in cellophane e barattoli in vetro contenenti marijuana (peso complessivo pari a 1 kg circa, tutta occultata all’interno di una cassettiera in camera da letto), 2 bilancini di precisione e 1 coltello da cucina in acciaio con residui di hashish e una confezione di Rivotril (stupefacente sintetico definito “da strada” perché è uno psicofarmaco a basso costo) utilizzato per il confezionamento. 

Oltre alla sostanza stupefacente, i carabinieri hanno recuperato, nella disponibilità della famiglia, un’ingente somma di denaro (complessivamente pari a euro 10.000) suddivisa in banconote e monete di vario e piccolo taglio, tutta provento, secondo le accuse, della «fiorente attività di spaccio». La metà del denaro, la 48enne ha cercato velocemente di prelevarlo dall’armadio dov’era conservato e di nasconderlo dentro il proprio reggiseno; scena però non passata inosservata ad una carabiniera, la quale lo ha poi recuperato, perquisendo la donna. 

Una particolarità è che nella perquisizione sono state ritrovate ancora alcune lenzuola appartenenti al servizio ospedaliero, diversi documenti e tessere elettroniche (carta di identità, tessere sanitarie, postepay e bancomat) appartenenti a persone diverse ed estranee al nucleo familiare arrestato.  

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