Emergenza alimentare Coronavirus, come funzionano i buoni spesa a Bologna

La platea potenziale dei buoni spesa è di 6.700 persone e sono i servizi sociali a individuare i beneficiari tra i nuclei già in carico e le persone che invieranno l’autodichiarazione.

Gli oltre due milioni (dei 400 per tutti i Comuni) che il governo ha fatto avere al Comune di Bologna per l’emergenza alimentare a causa del Coronavirus sono stati tramutati in buoni spesa per l’acquisto di alimenti, prodotti per l’igiene personale e per l’igiene della casa in 6 diversi valori compresi tra 150 e 600 euro, a seconda del numero di componenti il nucleo familiare e per una platea potenziale di 6.700 persone. «Siamo riusciti a procedere rapidamente per mettere a punto uno strumento agile che consenta, attraverso il fondo di oltre 2 milioni che il governo ha assegnato alla nostra città, di dare una immediata risposta alle difficoltà economiche che persone e famiglie stanno affrontando. Il buono sociale per l’acquisto di generi alimentari e di prima necessità era la prima urgenza da affrontare, abbiamo lavorato per consentire un utilizzo del buono capillare su tutto il nostro territorio», ha detto il sindaco di Bologna Virginio Merola.

Come funziona il buono spesa 

Il Comune di Bologna ha scelto di utilizzare il fondo di oltre due milioni di euro per acquisire i buoni spesa attraverso una società di servizio che garantisce così una gestione unitaria e capillarità nell’accesso dell’utenza. In queste ore si sta perfezionando il contratto con la società di servizio. Dopo l’approvazione della delibera, avvenuta oggi in Giunta, nella giornata di giovedì 2 aprile verrà pubblicato sul sito del Comune di Bologna l’avviso pubblico con le modalità per richiedere il buono spesa. Successivamente, sarà emanato un secondo avviso pubblico mirato a individuare gli esercizi commerciali che aderiscono all’iniziativa e dove i cittadini che hanno diritto al buono spesa potranno spenderlo fino al 31 luglio 2020.

Per richiedere il buono sarà messo a disposizione un modulo di autodichiarazione da compilare e da spedire alla casella email buonispesa@comune.bologna.it allegando copia di un documento di identità valido. La richiesta verrà ricevuta dall’area welfare del Comune. Il Servizio sociale territoriale, a sua volta, individuerà i nuclei familiari in stato di bisogno già in carico e in condizioni di indigenza che hanno diritto al buono spesa.

L’elenco dei beneficiari dunque sarà composto valutando sia le autodichiarazioni spedite dai singoli cittadini, sia le situazioni familiari già in carico al servizio sociale territoriale. La società di servizio erogherà i buoni che verranno poi spediti progressivamente dal Comune per email ai beneficiari. I buoni saranno poi utilizzabili nei negozi aderenti attraverso la lettura del codice a barre. Per i cittadini che non hanno la possibilità di utilizzare gli strumenti tecnologici sarà previsto un sostegno a distanza da parte del Comune. Il buono è disponibile in sei valori diversi: 150 euro (per nuclei unipersonali); 250 euro (nuclei di due persone); 350 euro (nuclei di 3 persone); 400 euro (nuclei di 4 persone); 500 euro (nuclei di 5 persone); 600 euro (nuclei di 6 o più persone).

Chi ha diritto a richiedere il buono spesa 

Possono richiedere il buono spesa i cittadini residenti o domiciliati a Bologna.
Si può chiedere il buono spesa in caso di: perdita o riduzione del lavoro senza ammortizzatori sociali o in caso di ammortizzatori sociali insufficienti, sospensione temporanea dell’attività della propria Partita IVA se si rientra nelle categorie soggette al fermo produttivo varato dal Governo nel Dpcm del 22 marzo, impossibilità di percepire reddito derivante da prestazioni occasionali o stagionali visto l’obbligo di permanenza domiciliare nel rispetto delle misure di contenimento della diffusione del coronavirus, altre cause da specificare nell’autodichiarazione. 

Non si può chiedere il buono spesa se alla data del 31 marzo 2020 si disponeva, a nome proprio o di altro componente del nucleo familiare, di depositi bancari o postali di importo complessivo superiore a 10.000 euro.

I criteri per individuare i beneficiari 

L’area welfare del Comune individuerà i beneficiari con questi criteri: l’ammissione prioritaria è riservata a chi nel mese di marzo 2020, a nome proprio o di altro componente del nucleo familiare, ha percepito redditi, contributi e sussidi di qualsiasi natura per meno di 780 euro in tutto, l’ammissione secondaria è per persone e nuclei che a marzo 2020 hanno percepito più di 780 euro tra redditi, contributi e sussidi di qualsiasi natura. La graduatoria sarà compilata a seconda della disponibilità economica e, in caso di parità, verrà data la priorità ai nuclei familiari più numerosi. 

I buoni spesa saranno erogati in ogni caso nei limiti delle risorse disponibili. 

Fonte: Comune di Bologna

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