Si conclude, con 590 mila pasti donati, l’iniziativa di solidarietà, in collaborazione con il Banco Alimentare, avviata a dicembre dalla cooperativa agroalimentare di Imola per offrire sostegno alle persone più in difficoltà.
Sono quasi 600 mila i pasti donati a persone in difficoltà di tutta Italia per un’iniziativa di solidarietà realizzata da CLAI (Cooperativa Lavoratori Agricoli Imolesi) in collaborazione con il Banco Alimentare e che, dallo scorso dicembre a oggi, ha distribuito gratuitamente a chi ne aveva più bisogno 590 mila pasti, praticamente 10 mila per ogni anno di vita di CLAI, cooperativa agroalimentare di Imola nata nel 1962. Le consegne si sono concluse proprio nei giorni del compleanno di CLAI, che ha appena festeggiato i suoi primi 59 anni di attività. «In un periodo particolare come quello che stiamo attraversando, ogni gesto di attenzione che possa offrire un po’ di sollievo alle famiglie diventa ancora più importante. Bisogna ragionare e lavorare sempre più in un’ottica di comunità solidale e inclusiva, all’interno della quale tutti si sentano coinvolti e possano fare la loro parte, prendendosi cura gli uni degli altri, “dando” o “ricevendo” a seconda delle situazioni e dei momenti», dichiara Giovanni Bettini, presidente di CLAI.
I volontari del Banco Alimentare hanno distribuito oltre 5.200 porzioni di cibo al giorno (ognuna contenente mezzo chilo di alimenti, come da stima della European Food Banks Federation) a persone e famiglie che stanno attraversando un momento di grande difficoltà economica. Un piccolo conforto che si rivela particolarmente prezioso in un periodo in cui il totale delle famiglie che vivono in povertà assoluta, lo rivela l’Istat, è pari a oltre due milioni, il 7,7% del totale. Se si considerano i singoli individui, invece, il numero arriva a circa 5,6 milioni. A rendere ancora più complessa la situazione è il fatto che questi dati, nell’anno segnato dalla pandemia, sono il risultato di un trend in forte crescita.
