Mootivo, un’app che ti paga se raggiungi i tuoi obiettivi: sarà testata a Bologna

L’idea, nata sul divano durante il lockdown, è di Pietro Meloni e Luca Fortini, due giovani residenti a Roma che però hanno scelto Bologna per testarla.

Scommettere su sé stessi per raggiugere i propri obiettivi personali venendo ricompensati da un’app sul cellulare. L’idea è di Pietro Meloni, 24 anni, studente di Fisica a Roma e Luca Fortini, 30 anni, che ha studiato Scienze Politiche all’Università di Bologna e ora è anche lui residente a Roma per lavoro. I due amici avrebbero scelto proprio Bologna per lanciare l’app Mootivo (in costruzione) in quanto città universitaria, piena di giovani studenti – per cui l’app è pensata – sempre disponibili verso novità come questa.

Ma come funziona Mootivo? L’app richiede di versare una quota iniziale di partecipazione, che varia dai 15 ai 30 euro, in base alla scelta degli utenti. A questo punto bisognerà scegliere un obiettivo da raggiungere: l’app ne propone tre grosse categorie, ossia sveglia – l’utente sceglie ora e numero di giorni della settimana in cui proverà a rispettare l’obiettivo che si è autoimposto – apprendimento di una nuova lingua o anche solo del materiale per preparare un esame,  fitness – da una semplice passeggiata al parco, alla palestra o agli esercizi fai da te. Chi riuscirà a portare a termine l’obiettivo scelto si vedrà restituita la quota di partecipazione più un ulteriore bonus, probabilmente in coupon, come ci anticipa Luca.

La ricompensa varia in base a due fattori, il livello di difficoltà dell’obiettivo e la quota di partecipazione versata, e si calcola considerando la somma di tutte le quote di partecipazione diviso il numero di vincitori, ovvero di coloro che riusciranno nei loro propositi. Mootivo tratterrebbe il 10% delle quote, ma solo nel caso in cui tra gli utenti di un gruppo qualcuno non dovesse risultare vincitore, in caso contrario tutti riceveranno almeno il rimborso della cifra versata inizialmente.

Meloni e Fortini si sono conosciuti a Roma, in università e durante il lockdown hanno iniziato a pensare a Mootivo. Meloni aveva già in mente di realizzare qualcosa di simile e stava lavorando a delle prove per perfezionare l’idea. In questa fase Fortini è stato uno dei suoi primi utenti, insieme ad altri suoi colleghi dell’Unibo, con cui era in contatto. «Quando Pietro mi ha parlato dell’app ero sul divano e avevo appena finito di guardare una delle tante serie tv della quarantena. Ho voluto subito provarla per cambiare lo stile di vita che avevo assunto in quel periodo», racconta Luca Fortini. Lo scopo di Mootivo è infatti quello di aiutare i propri utenti a migliorarsi gradualmente, infatti sul sito web dell’app si legge: «Noi fondatori siamo contrari alle frasi “Da lunedì cambio abitudine”, o “Basta! da domani smetto” perché il risultato si raggiunge giorno per giorno con costanza». Oggi Fortini non è più un semplice utente, ma si occupa della comunicazione, mentre Meloni gestisce tutta la programmazione.

Attualmente l’app è in fase di sperimentazione e sarà disponibile per Android e iOS intorno a marzo-aprile del 2021, mentre tra qualche settimana i due giovani fondatori dovrebbero lanciare una nuova demo su Telegram ed è proprio Bologna la città scelta come tester. «Il legame con Bologna è rimasto forte anche dopo la laurea, nonostante sia a Roma per lavoro, è per questo che l’abbiamo scelta», conclude Fortini.

di Erika Sità

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