L’Università di Bologna elimina il limite di tempo per denunciare una molestia, vittoria delle studentesse

Il Senato Accademico dell’Alma Mater ha approvato, ieri, all’unanimità una nuova versione del «Codice di comportamento per la prevenzione delle molestie morali e sessuali e il loro contrasto». (martedì prossimo lo stesso documento verrà sottoposto al vaglio del Consiglio d’Amministrazione).  

Dopo mesi di pressioni di molti studenti e studentesse e di collettivi femministi, l’Università di Bologna ha eliminato il limite temporale per denunciare le molestie all’interno dell’ambiente studentesco allineandosi così alla maggior parte degli altri atenei d’Italia. Proprio nelle ultime ore è stato, dunque, approvato un nuovo regolamento che cancella quella proposta discussa soli 5 giorni fa che avrebbe fissato un limite di 90 giorni per denunciare una molestia in Università. Un parere che non era piaciuto a molte associazioni studentesche, tra cui Link Studenti e MALAConsilia – la Consultoria Studentesca Autogestita, tanto da ideare una foto-petizione e un social-bombing affinchè ai piani alti dell’Alma Mater arrivasse il loro messaggio: eliminare il limite di tempo per denunciare una molestia. E così è andata. «Siamo riuscite ad emendare la proposta arrivata in Consiglio degli Studenti seguendo le richieste di studenti e studentesse, che appunto pretendono l’approvazione di un regolamento efficace e funzionale al contrasto contro le molestie in Università. Oggi abbiamo dimostrato che fare rappresentanza senza compromessi dà i suoi frutti», ha dichiarato Francesca Romana D’Amico, rappresentante di Link Bologna – Studenti Indipendenti in Consiglio degli Studenti.

Inoltre, il nuovo regolamento riconosce un ruolo molto importante, rispetto alle segnalazioni di molestia di qualsivoglia genere, al Consigliere di fiducia, figura che accoglie e si occuperà quindi non più solo di segnalazioni che arrivano dalla comunità docente o tecnico-amministrativa, ma anche da quella studentesca. Sono state riviste le definizioni di molestia, morale e sessuale, così come quella di discriminazione. Nella delibera il Senato ha tuttavia ribadito l’importanza della tempestività delle segnalazioni, affinché si riesca a intervenire nell’immediato, evitando il protrarsi delle molestie, nel rispetto dell’obiettivo principale del Codice, che è quello di prevenzione e protezione.

«Speriamo che adesso tantissime molestie sommerse e non denunciate arrivino all’Ateneo e alla consultoria, anche se resta ancora molto lavoro di sensibilizzazione, prevenzione e contrasto da fare», ha commentato, invece, Roberta Santoriello, coordinatrice di Link Bologna. 

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