Altri 23 chilometri di piste ciclabili per collegare Bologna con i comuni vicini

Con questi nuovi 23 chilometri, in corso d’opera, saliranno, quindi a 143 i chilometri da poter percorrere in bicicletta. Entro l’anno si dovrà arrivare a 290 chilometri pedalabili sulla rete ciclabile bolognese. 

Entro l’estate si dovrebbero concludere i cantieri delle piste ciclabili della Bicipolitana bolognese (prevista dal PUMS – Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) che collegherà Bologna con i comuni dell’hinterland. A comunicarlo è oggi la Città metropolitana di Bologna che fa sapere che sono partiti i cantieri in 7 comuni, per un investimento di circa 1 milione di euro (di cui 350 mila dalla Città metropolitana) per la realizzazione di 23 chilometri di “ciclabili di transizione”, ovvero che, attraverso la realizzazione di interventi “leggeri”, permetteranno ai cittadini di spostarsi in sicurezza su due ruote per motivi di lavoro, studio o svago, tra il capoluogo e la prima cintura e viceversa. Con questi nuovi 23 chilometri, in corso d’opera, saliranno, quindi a 143 i chilometri da poter percorrere in bicicletta. Entro l’anno si dovrà arrivare a 290 chilometri pedalabili sulla rete ciclabile bolognese. 

La realizzazione di questi  23 km di nuove piste ciclabili, connettendo tratte già esistenti, renderà di fatto pedalabili in continuità circa 100 chilometri sulle direttrici principali della Bicipolitana bolognese. Per esempio: 9,4 km da San Lazzaro alla tangenziale delle bici di Bologna, 8 km da Casalecchio a Bologna, 10 km da Granarolo a Bologna, mentre per le linee 2 (Bologna-Crevalcore) e 6 (Bologna-Galliera) i chilometri percorribili in continuità dal capoluogo sono ben di più, rispettivamente 45 e 29,5. 

I Comuni che si sono attivati per la loro realizzazione sono Castel Maggiore, Casalecchio di Reno, Granarolo dell’Emilia, Sala Bolognese e San Lazzaro di Savena, per un totale di circa 13 chilometri, progettati e coordinati dalla Città metropolitana. Ulteriori 10 chilometri di percorsi ciclabili stanno per essere terminati per la connessione in sicurezza della Ciclovia del Sole da Osteria Nuova al confine con Bologna su strade a basso traffico, attraversando i comuni di Calderara di Reno e Anzola dell’Emilia. Ma la Bicipolitana sta proseguendo non solo con la realizzazione delle ciclabili di transizione: oltre a questi 23 km sono stati infatti già aperti, o saranno percorribili a breve, altri 120 chilometri su 27 Comuni, per una spesa complessiva di quasi 26 milioni di euro. 

Una rete che vede ai lati opposti la Ciclovia del Sole e la Ciclovia del Santerno appena aperte, e al centro il grande sistema della pianura realizzato dall’Unione Reno-Galliera (con più di 9 milioni di euro messi in campo dal Bando Periferie) che verrà presto inaugurato ufficialmente.  

Sono già inoltre conclusi i lavori lungo la Linea 1 – Via Emilia che collegano San Lazzaro e Ozzano e all’estremo ovest è operativa la connessione Bazzano-Monteveglio, che insieme al collegamento di Casalecchio di Reno con la Stazione SFM presso l’Unipol Arena costituiscono ulteriori progressi sulla Linea 3 della Bicipolitana. 

  Il disegno complessivo della Bicipolitana vede una rete ciclabile che a partire da Bologna connetterà tutti i principali centri abitati, poli produttivi e funzionali del territorio metropolitano. La rete portante della Bicipolitana si estenderà quindi per 493 km di cui circa 290 percorribili entro il 2021 (i 143 nuovi km descritti sopra che si sommano a circa 145 km già esistenti).  «Il progetto della Bicipolitana, la prima rete ciclabile del Paese pensata a livello metropolitano e non solo urbano è forse il più all’avanguardia in Italia come è stato riconosciuto anche recentemente a livello nazionale», sottolinea Marco Monesi, consigliere della Città metropolitana con delega alla Mobilità sostenibile.

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