«Spazio e soldi non ce ne sono», Ostellari della Lega rifiuta 60 migranti in Emilia-Romagna

Il senatore leghista Andrea Ostellari usa la scusa della crisi economica dovuta alla pandemia per rigettare  60 persone in fuga dal loro Paese.

La Lega dice No ad accogliere 60 migranti in Emilia-Romagna. Sessanta, non 60 mila. 60. Il partito di Matteo Salvini, per voce del suo senatore Andrea Ostellari (quello che tiene in ostaggio in commissione giustizia al Senato il ddl Zan), usa la crisi economica dovuta alla pandemia da Covid come scusa per rigettare 60 migranti che, secondo i dati del Viminale verranno assegnati alla Regione Emilia-Romagna (60 su un totale di 559 che verranno redistribuiti fra le regioni italiane. «Prima gli emiliani», dice Ostellari. «Ci spiace, ma spazio e soldi non ce ne sono», continua il senatore commissario (nato e residente in Veneto) Lega Emilia.  Secondo il senatore verde, ogni euro in cassa deve essere utilizzato per aiutare famiglie e lavoratori in difficoltà. «La crisi economica e sociale che stiamo attraversando non consente eccezioni. Sfido chiunque a dire il contrario». Quindi per Ostellari accogliere 60 persone sarebbe come togliere soldi e spazio agli emiliani.

Spazio e soldi. Per 60 persone in fuga dal loro Paese povero o in guerra. Proprio in Emilia-Romagna, regione famosa per la sua accoglienza di persone che, come a Bologna ad esempio, arrivano da tutte le regioni d’Italia e del mondo, non ci sono spazi e soldi per 60 migranti. Ma non è proprio la Lega che spesso si vanta dell’Emilia-Romagna come Regione del Nord che traina l’Italia per l’economia? E non ci sono soldi per 60 persone che hanno bisogno? La domanda è retorica. Ma la retorica leghista è sempre la stessa. Oggi questa becera retorica di una destra anacronistica usa la pandemia come scusa per coprire, con un velo pietoso, una pura discriminazione di persone per la loro provenienza (non italiana) e per la loro condizione sociale.

Se non è razzismo questo. 

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