«La lotta sulla legalizzazione della marijuana che portiamo avanti non è solo da campagna elettorale, ma siamo da sempre libertari e antiproibizionisti e per questo porteremo questa battaglia anche nella regione Emilia-Romagna». Arcangelo Macedonio, candidato dei radicali di Più Europa che il prossimo 26 gennaio alle elezioni regionali supporta la candidatura del presidente del centro-sinistra Stefano Bonaccini, promette che il tema della canapa sarà per lui prioritario. Sia quella terapeutica, sia quella industriale o cosiddetta “light”. 

Altri partiti politici si sono spesso dichiarati a favore della cannabis ma in realtà si sono dimostrati come una medaglia dalla doppia faccia: in campagna elettorale parlavano di antiproibizionismo e di legalizzazione delle droghe, ma in realtà hanno fatto ben poco. «La campagna per la legge sulla cannabis in Emilia-Romagna l’ho promossa insieme ai Radicali», dice Macedonio. Si chiamava “Cannabis terapeutica in Emilia-Romagna” e questa iniziativa fu portata in Consiglio regionale e prima che cadesse la Giunta dell’ex presidente, Vasco Errani, fu approvata. La legge a cui il candidato di Più Europa fa riferimento agevola l’acquisizione della cannabis terapeutica, imputandone i costi al sistema sanitario regionale. «Se immagini una società antiproibizionista devi eleggere un antiproibizionista, non uno che sotto le elezioni lo è e poi in Parlamento il suo stesso partito non fa mai niente», ha incalzato Macedonio. 

La canapa non è solo quello a cui ci rimanda la forma mentis plasmata dalla cultura del proibizionismo, ovvero le canne, ma è anche altro che molti sanno ma che non vogliono che si sappia. La canapa è anche edilizia che rispetta l’ambiente. «Il cemento e il ferro sono tra i maggiori inquinanti delle acque, mentre la pianta della canapa è ecologica. Sarebbe utile che la Regione finanziasse aziende che vogliono inserirsi nei settori industriali utilizzando la canapa. La Regione, quindi, potrebbe avere un’ottica futura ecologista e antiproibizionista e guidare alcune aziende che vogliono entrare in questo mercato», ha concluso Macedonio di Più Europa. 

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