«Striscioni indegni, l’ingresso con auto e furgoncini nei cortili, la cottura di cibi e relativa vendita oltre a quella di alcool, musica fino a tarda notte, passaggio in alcuni spazi non sicuro per i bambini che vanno a scuola lì e via dicendo. Potremmo andare a visionare attentamente le condizioni dell’immobile in questione per vedere le condizioni dello stesso dopo due anni nelle mani di Làbas». È l’attacco di ieri durante il Consiglio comunale della consigliera leghista del Comune di Bologna, Paola Francesca Scarano, nei confronti dell’associazione culturale Làbas che ha in concessione da parte dell’amministrazione comunale un immobile,e tutelato dalla Sovrintendenza, in vicolo Bolognetti, 2 a Bologna. 

In particolare, però, la consigliera verde se la prende non solo con chi gestisce l’immobile, ma anche con l’assessore alla Cultura e alla Promozione della città, Matteo Lepore. Secondo Scarano l’assessore avrebbe compiuto una scelta «improvvida nel destinare uno spazio così ampio e prestigioso all’associazione». 

Inoltre, si sta discutendo in questi giorni di un avviso pubblico per la concessione di immobili di proprietà comunale per finalità di promozione culturale e per lo sviluppo di progetti di promozione della città ad associazioni iscritte all’elenco delle Libere Forme associative. Secondo la leghista l’avviso avrebbe «un protocollo pubblico stranamente protocollato come riservato».  

«Tale avviso – spiega Scarano – prevede richieste di progetti che possono arrivare a partire dal 31 luglio con sopralluoghi degli immobili da effettuare nelle giornate del 2-3-4-5 settembre, ultimamente sui sopralluoghi è stata indetta una proroga». Alla leghista pare strano che tutte le associazioni interessate erano pronte proprio ad agosto per preparare il progetto e partecipare a questo avviso di gara. «E avevo denunciato – conclude Scarano – questa negligenza, studiata a tavolino, anche l’anno scorso per altri avvisi di breve durata e a ridosso dell’estate». 

 

Foto: dalla pagina Facebook Làbas

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