Trova un biglietto con scritto “Zoccola” sul suo campanello, rabbia della presidente di Eduxo

La presidente dell’associazione di educazione alla sessualità, Eduxo, ha trovato un biglietto di fianco al campanello di casa con sopra scritto il suo nome, il nome dell’associazione e l’appellativo “zoccola”. «Credo sia stato qualcuno a cui dà fastidio il mio ruolo», ha detto Isabella Sofia De Gregorio alla Gazzetta di Bologna.

Nel 2021, in Italia, è ancora un tabù parlare di educazione sessuale e sentimentale, un argomento scomodo che viene affrontato di rado, se non mai. Ciò che è accaduto a Isabella Sofia De Gregorio, presidente e co-fondatrice di Eduxo (un’associazione di Promozione Sociale che tratta di sessualità, politica, diritti umani, ambiente, economia e molto altro, sui social ma non solo) martedì sera a Bologna, ne è un chiaro esempio.  

Tornando a casa Isabella Sofia De Gregorio ha trovato sul biglietto che aveva lasciato per il corriere, la parola “zoccola” sotto il suo nome e quello dell’associazione. Chiunque sia stato si è premurato anche di aggiungere il nome della via di Isabella, come a voler rimarcare che l’insulto fosse diretto proprio a lei, a Eduxo e a tutti i volontari e volontarie che quotidianamente si impegnano (sui social e non) per educare e sensibilizzare le persone alla sessualità, all’affettività e al rispetto reciproco, anche parlando di parità di genere e linguaggio.  

Isabella ha immediatamente fotografato il biglietto, nascondendo il nome della via e l’ha postato su Instagram, scatenando un’ondata di solidarietà da parte di tutti i suoi colleghi e colleghe di Eduxo e anche da moltissimi ragazzi e ragazze che la seguono sul social. «Credo sia stata una persona che mi conosce, a cui dà fastidio il mio ruolo, ciò che faccio. Sono presidente di un’associazione, sono giovane, faccio attivismo, soprattutto sui temi della “Loveducation”, come la chiamiamo noi, quindi sull’educazione all’affettività e alla sessualità. Non a caso per attaccarmi hanno utilizzato un termine come “zoccola”. Quando si attacca una donna per prima cosa la si attacca facendo riferimento proprio alla sfera della sessualità», spiega De Gregorio. 

Purtroppo, nel nostro Paese sono stati diversi gli episodi che confermano quanto detto dalla presidente di Eduxo, in particolar modo nell’ambito della politica. L’episodio più clamoroso risale a giugno del 2020, quando Vittorio Sgarbi venne espulso (o più precisamente venne trascinato via di peso) dall’Aula di Montecitorio dopo aver insultato pesantemente la vicepresidente della Camera Mara Carfagna e la deputata di Forza Italia Giusi Bartolozzi, usando epiteti come “stronza” e “troia”.  

«Mi impegno molto e ci impegniamo molto affinché questo lessico non venga più utilizzato in questo modo», dice ancora Isabella, «e soprattutto sono focalizzata sul rispetto dei diritti umani, delle persone. Hanno attaccato me come persona, hanno preso il nome della nostra associazione, e c’è stata diffamazione pubblica. Tutti quelli che hanno visto il biglietto prima che lo togliessi hanno associato quel termine prima a me e poi a Eduxo. Penso sia stato ciò che mi ha ferita di più», ha concluso De Gregorio. 

Le attiviste e gli attivisti di Eduxo sono ben lontani dal lasciarsi intimidire. Al contrario, la loro determinazione nel portare avanti questo importante progetto è semmai ancora più forte, perché questi episodi fanno capire quanto lavoro ci sia ancora da fare, soprattutto nelle scuole. 

A un anno dalla sua fondazione, Eduxo conta più di 80 volontari in 8 stati del mondo, 50 partners e alcuni sponsor; e ogni giorno sui social fa informazione su ciò che accade nel resto del mondo in modo oggettivo, senza censure. Tra i vari obiettivi dell’associazione vi è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e richiamare l’attenzione delle istituzioni su temi, come quello dell’educazione sessuale, che purtroppo vengono spesso tralasciati e dimenticati, anche attraverso eventi e manifestazioni. Eduxo svolge moltissimi progetti ed attività di formazione e sensibilizzazione, e sta scrivendo un disegno di legge per introdurre un piano nazionale di educazione all’affettività e alla sessualità con un approccio estensivo ed olistico per adeguare l’istruzione italiana agli standard europei. 

Proprio in questi giorni è in corso l’organizzazione di “Amore in Mostra Festival”, un festival artistico-culturale di Eduxo della durata di dieci giorni, che si terrà a Bologna presso il Teatro Arena del Sole e online dal 29 maggio al 7 giugno 2021. Ci saranno attività e incontri artistico-culturali sui temi dell’amore, della sessualità e dell’affettività che verranno trattati attraverso le metodologie artistiche. Il programma include anche partners come Gender Bender Festival e Cassero LGBTI Center e diversi ospiti d’onore, tra cui l’avvocata bolognese Cathy La Torre, una delle co-fondatrici di Eduxo. 

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