Neonata prematura di soli 8 etti salvata all’ospedale Maggiore 

Per una complicanza della gravidanza della mamma, una bimba è nata, lo scorso agosto, tra il sesto e il settimo mese e pesava meno di un chilo. Appena nata è stata subito trasportata nella Terapia intensiva neonatale dell’ospedale Maggiore di Bologna. Così piccola, la neonata aveva bisogno di cure e terapie come la ventilazione meccanica e un delicato intervento agli occhi. Oggi la piccola è a casa con genitori e fratellini. A raccontare l’esperienza e quella del team sanitario che ha portato in salvo la neonata prematura è Mario Motta, direttore del reparto di Neonatologia dell’ospedale Maggiore. 

Le cure dell’ospedale Maggiore

La bambina non respirava a causa dell’immaturità dei polmoni ed è stato necessario il supporto della ventilazione meccanica e la terapia con farmaci specifici. Poi è stata aiutata con l’ossigeno. «La neonata è stata alimentata con piccole quantità di latte materno, per mantenere l’intestino trofico, e con nutrizione parenterale per via endovenosa», ha spiegato il neonatologo. 

La bimba ha così preso peso tanto che a ottobre scorso è arrivata a pesare un chilo e mezzo. Era comunque necessario un intervento chirurgico delicato. Addormentare una bambina di un chilo e mezzo e sostenere le funzioni cardio circolatorie è stato complesso. «L’ho presa in braccio il terzo giorno e per l’emozione mi scendevano le lacrime. Poi il difficile momento dell’intervento agli occhi. Adesso siamo a casa e ringrazio tutto il personale per come siamo state assistite», ha raccontato la madre. 

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