La Virtus vola con i play Milos Teodosic e Stefan Markovic, mentre la Fortitudo deve ritrovare certezze e il successo affidandosi ai lunghi Ed Daniel e Henry Sims

Doppia coppia sul tavolo da poker del campionato di Serie A. Quella che fa saltare il banco, e la Virtus in campionato e pure in Europa, è composta da Milos Teodosic e Stefan Markovic. Nessuno come loro, almeno oggi, tra le sedici contendenti nel principale campionato italiano.

SORPRESE IN… SERBO. Intelligenza cestistica e visione di gioco, pericolosità sul perimetro e incisività offensiva, la premiata ditta serba funziona a meraviglia. Ne sa qualcosa l’Ulm che mercoledì sera, anche per colpe dei padroni di casa, aveva creduto fino all’ultimo di potere fare la grande impresa al PalaDozza. E invece no, quando il gioco si è fatto duro, i duri hanno (ri)cominciato a giocare, cogliendo un successo (92-91) molto più importante di quello che può sembrare. La strigliata di coach Sasha Djordjevic nel post partita ha fotografato alla perfezione la situazione, invitando tutti – giocatori, dirigenti e noi stessi giornalisti – ad abbracciare un profilo più basso. «Non abbiamo ancora fatto niente», ha detto, e questo è vero. Però quando ti approcci troppo molle alla gara, insegui gli avversari per quasi tutti i quaranta minuti e proprio negli ultimi giri di lancette riesci a portarla a casa, allora hai la mentalità della grande squadra. E la Virtus innegabilmente lo è. Vale lo scudetto e quella finale di EuroCup che le spalancherebbe i cancelli dell’Eurolega? Oggi possiamo solo affermare, senza timore di essere smentiti, che le premesse ci sono tutte. Con il primo assaggio di palazzo in Fiera domenica con Treviso, le eventuali sorprese… in serbo potranno essere solo foriere di gioia e soddisfazione.

USA E… SALTA. Emozioni che, fino a qualche settimana fa, erano dominanti anche sull’altra sponda di Basket City. Poi domenica scorsa l’ex idolo locale Vincenzo Esposito, oggi coach di Brescia, ha sgretolato l’imbattibilità del PalaDozza (74-88), preparando e interpretando alla perfezione il match con la “sua” Leonessa. Energia e aggressività nel primo tempo, controllo dei tabelloni nel secondo, quando la Effe è stata letteralmente sovrastata in questa statistica (13-24): in due mosse la Germani fatto il colpaccio. Mentre Henry Sims e Maarty Leunen, dopo gli 11 rimbalzi catturati nei primi due quarti, ne hanno presi appena 3 in due in tutto il secondo tempo, con Daniel che ne ha conquistati solo 2 in tutta la partita. Domenica la truppa andrà a Cremona, dove gli ex biancoblù di turno sono proprio Sims e Daniel, chiamati a trasformarsi da coppia “USA e getta” a coppia “USA e salta”. Anche se la coppia più bella del mondo è quella composta dalla Virtus e dalla Fortitudo: dove le troviamo altre due squadre di basket con tanta passione, seguito e blasone? Non per niente, Bologna è Basket City.

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Foto: Virtus Pallacanestro

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