Sembrano scatole di medicine, ma sono consigli per la salute: è il progetto “Pillole di Movimento”

«Oggi abbiamo un disperato bisogno di aumentare la promozione della salute. In città ci sono 20.000 persone che hanno più di 85 anni». Le parole di Giuliano Barigazzi, assessore alla Sanità del Comune di Bologna, spiegano il sostegno dell’amministrazione a “Pillole di Movimento”: un’iniziativa della Uisp (Unione Italiana Sport Per tutti) che, per il nono anno consecutivo, vuole combattere la sedentarietà e promuovere dei sani stili di vita attraverso una campagna di sensibilizzazione. Il progetto, che è stato presentato questa mattina a Palazzo D’Accursio, porterà nelle farmacie dei gruppi Lloyds e Federfarma 22.000 “pillole”: scatole simili a quelle delle medicine che contengono, oltre a suggerimenti per la salute, dei buoni per svolgere gratuitamente un mese di attività nelle società sportive, nelle piscine e nelle palestre di Bologna e provincia.  

«L’iniziativa – ha affermato Paola Paltretti, vice presidente Uisp Bologna – è rivolta alle persone sedentarie, ma per far sì che il movimento diventi un’abitudine, l’attività deve essere piacevole e svolta in compagnia». 

All’interno delle “pillole” trovabili gratuitamente nelle farmacie si troverà il “bugiardino” con la lista delle società che aderiscono e delle attività motorie messe a disposizione. Rispetto agli scorsi anni le scatole conterranno una novità: si tratta di un’informativa delle farmacie e tre piccoli campioni di prodotti per la cura della pelle.

L’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) riconosce, nel suo documento rivolto ai responsabili delle politiche nazionali, l’inattività come il quarto fattore più importante di rischio per la mortalità. Fare sport o muoversi (attività fisica e sportiva non vanno confuse) sono quindi ottimi fattori di prevenzione. «Questo progetto – ha dichiarato l’assessore allo Sport Matteo Lepore – è molto importante perché i dati dimostrano che dopo il diciottesimo anno di età c’è un decadimento dell’attività motoria».

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