Riders, a Bologna primi accordi sui diritti dei fattorini

Un primo incontro c’è stato, ma i dubbi per i fattorini in bicicletta o motorino di Bologna restano tanti. Si è svolto ieri un tavolo di monitoraggio tra i soggetti che firmarono lo scorso 31 maggio la “Carta dei diritti fondamentali dei lavoratori digitali nel contesto urbano”: l’assessore comunale al Lavoro, Marco Lombardo, il sindacato Riders Union, la Cgil – Cisl – Uil e e il servizio online di ristorazione a domicilio Mymenu.

Su proposta dell’amministrazione comunale di Bologna, i firmatari hanno deciso di sospendere il servizio dei riders in caso di condizioni meteorologiche straordinarie e sarà del Comune l’onere di comunicare l’interruzione attraverso i suoi canali. Inoltre, durante l’incontro si è convenuto nell’applicazione del diritto di salute e sicurezza, della tutela del trattamento dei dati personali e del diritto di riunione. Per i punti a cui i fattorini in bicicletta o motorini di Bologna tengono molto, come il compenso orario fisso stabilito da un contratto collettivo nazionale o le indennità per il lavoro svolto durante le festività,  ci sarà ancora da aspettare.

La Carta, che rappresenta ad oggi l’unico documento che stabilisce standard minimi di tutela del lavoro digitale nel contesto urbano, trova difficoltà nella sua applicazione per un contesto nazionale incerto dovuto al tavolo ancora aperto al ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economico (il ministero di Luigi Di Maio).

Tuttavia, il Comune di Bologna ha preso l’impegno di studiare la possibilità defiscalizzazione per gli esercizi commerciali che si avvalgono di servizi “riders-friendly”.

I firmatari continueranno ad incontrarsi per dare seguito agli impegni sottoscritti nella Carta e l’amministrazione comunale insieme alle organizzazioni sindacali.

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