La sua legale oggi presenterà al giudice tutte le prove e le evidenze e poi si aspetterà la decisione finale che potrebbe arrivare già oggi oppure fra qualche giorno o settimana.
Potrebbe essere l’ultima udienza, quella che potrebbe scarcerarlo definitivamente oppure no. Questa mattina a Mansura, in Egitto, si terrà l’udienza del processo a carico di Patrick Zaki in bilico tra la libertà e il rischio di altri 5 anni di carcere in Egitto. Lo studente dell’Università di Bologna ha confermato all’agenzia stampa Ansa che si aspetta una decisione del giudice monocratico già oggi anche se l’annuncio della sentenza potrebbe slittare di alcuni giorni. Zaki, attivista per i diritti umani, per quasi 2 anni è stato in carcere in Egitto perché accusato di aver scritto un articolo con notizie false sulla minoranza copta in Egitto, di cui fa parte. Le altre accuse che lo riguardavano, quella di attività sovversive e terroristiche, ad esempio, erano dapprima cadute per mancanza di prove, poi, lo scorso 24 settembre erano ricomparse.
«In base alla legge egiziana oggi Hoda (la sua legale) presenterà al giudice tutte le prove e le evidenze e poi aspetteremo la decisione finale che potrebbe arrivare già oggi anche se il magistrato potrebbe rinviarla di qualche giorno o anche una settimana. Non penso che la sentenza sia messa a punto già oggi: potrebbero volerci alcuni giorni per redigerla», ha detto lo studente egiziano dell’Università di Bologna.
Il procedimento su Zaki, la cui conclusione è attesa oggi, è incentrato esclusivamente su un suo articolo del 2019 sulle discriminazioni dei cristiani egiziani. Per la mera «diffusione di notizie false dentro e fuori il Paese» ipotizzata in merito all’articolo, la pena massima è di cinque anni di reclusione.