Patrick Zaki, ancora un rinvio: il giudice non si è presentato

A tre anni e tre mesi dall’inizio della vicenda giudiziaria, anche la decima udienza del processo a carico di Patrick Zaki si è conclusa con un rinvio al 18 luglio.

«Ogni rinvio di questo interminabile processo rinnova l’angoscia e il dolore che da più di tre anni condividiamo con Patrick». Sono le parole Rettore dell’Università di Bologna a seguito della notizia di questo pomeriggio quando il giudice titolare del processo a Patrik Zaki non si è presentato all’udienza in programma oggi a Mansura, in Egitto, ed è stato quindi tutto rinviato al 18 luglio. 

A tre anni e tre mesi dall’inizio della vicenda giudiziaria, anche la decima udienza del processo a carico di Patrick Zaki si è conclusa con un rinvio. Accusato di diffusione di notizie false dentro e fuori il Paese”, Zaki “rischia fino a 5 anni di carcere. Dall’8 dicembre 2021 è tornato in libertà, dopo 22 mesi di custodia cautelare passati in carcere: da allora resta in attesa di giudizio senza la possibilità di viaggiare e quindi di rientrare a Bologna per proseguire i suoi studi. 

In questi anni Patrick non ha mai smesso di lottare per la difesa dei diritti umani e non ha mai smesso di studiare, tanto che si avvicina il momento della discussione della sua tesi di laurea. «Questo impegno e questa determinazione sono un esempio per tutti noi: una fonte di ispirazione che ci lega ancora di più al nostro studente e ci spinge a moltiplicare il nostro sostegno. Bologna e la sua Università continueranno a scendere in piazza e a manifestare in ogni occasione possibile tutta la vicinanza e la solidarietà per Patrick, fino al giorno in cui potremo finalmente riaverlo tra noi. Quel giorno arriverà e noi lo aspettiamo a braccia aperte», ha detto il Rettore. 

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