Legacoop Bologna diventa socio della Fondazione Intelligenza Artificiale e Big Data (IFAB)

«Diventando socio IFAB, Legacoop Bologna avrà l’opportunità di entrare nel sistema di innovazione che connette le imprese al Centro Nazionale di Ricerca e al Tecnopolo di Bologna».

Legacoop Bologna entra in IFAB. L’associazione che rappresenta 174 cooperative che operano nell’area metropolitana di Bologna è diventata oggi socia della Fondazione su Intelligenza Artificiale e Big Data (IFAB), la quale mette in connessione le aziende con il Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing per favorire il business aziendale con l’utilizzo dei dati e creare una rete sempre più forte nel tessuto delle imprese italiane.

«Il nostro obiettivo è quello di supportare le imprese cooperative che vogliono potenziare strumenti e competenze per affrontare la transizione digitale. Abbiamo scelto di diventare soci della Fondazione IFAB per consentire alle realtà associate alla nostra organizzazione di poter beneficiare di tutte le straordinarie opportunità che verranno offerte dall’ecosistema dell’innovazione che si sta generando intorno al Tecnopolo. Puntiamo su un modello di innovazione sostenibile e crediamo nello sviluppo di una nuova forma di mutualismo digitale capace di soddisfare i bisogni di milioni di soci delle cooperative», spiega l’idea di diventare soci di IFAB Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna. 

Da oggi, dunque, Legacoop Bologna, con le sue 174 cooperative, 60.000 addetti e 2,4 milioni di soci, diventa il 23esimo socio dell’IFAB. «Legacoop Bologna avrà l’opportunità di entrare nel sistema di innovazione che connette le imprese al Centro Nazionale di Ricerca e al Tecnopolo di Bologna. Potrà quindi accelerare la realizzazione di progetti per lo sviluppo territoriale, nel campo dei servizi alle cooperative dell’area metropolitana di Bologna. IFAB potrà essere di aiuto per Legacoop anche nel supportare le capacità di adattamento e di evoluzione delle cooperative associate, che hanno bisogno di costante aggiornamento, supporto e formazione, in un contesto economico pieno di nuove sfide e di cambiamenti rapidi e intensi», spiega il presidente di IFAB Francesco Ubertini.

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