Diamo il Reddito di cittadinanza anche a spacciatori e rapinatori, 2 casi a Bologna

Il caso più eclatante delle ultime ore è quello di una donna che percepiva il Reddito di cittadinanza nonostante stia agli arresti domiciliari per reati di spaccio e rapina. Ora rispondere anche dell’accusa di truffa e resa di false dichiarazioni al fine di ottenere il sostegno economico.

Percepivano il Reddito di cittadinanza senza averne i requisiti. Si tratta di due donne: una 40enne italiana residente a Bologna beneficiaria di un sussidio di 500 euro al mese dal febbraio 2020, nonostante il convivente fosse agli arresti domiciliari dal 2019 per spaccio di stupefacenti e una 31enne ucraina, residente sempre a Bologna, che riceveva un Reddito di cittadinanza di 650 euro al mese da marzo 2020. Quest’ultima donna si trova in stato di detenzione domiciliare, dovendo espiare una pena di 1 anno e 8 mesi di reclusione per i reati di rapina e spaccio di stupefacenti. 

Entrambe dovranno ora rispondere anche dell’accusa di truffa e resa di false dichiarazioni al fine di ottenere il sostegno economico. Nel frattempo i carabinieri hanno avviato le procedure per il recupero di quanto indebitamente percepito, complessivamente pari all’importo di € 17.000.

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