Covid nelle carceri, alla “Rocco D’Amato” di Bologna 132 casi tra agenti e detenuti 

Nonostante un’apparente decelerazione della corsa del virus si hanno notizie di ulteriori focolai covid di vastissime proporzioni nelle carceri italiane, tra cui anche in quelle di Bologna.

«Mentre la principale attività del Parlamento negli ultimi giorni si connota soprattutto per il conteggio di schede bianche e astensioni nei tentativi d’elezione del Presidente della Repubblica, nelle carceri si continua combattere una guerra su più fronti, prima fra tutte quelle al Covid-19 e, nonostante un’apparente decelerazione della corsa del virus ricavabile dal bollettino del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria aggiornato al 25 gennaio scorso, abbiamo notizia di ulteriori focolai (covid) di vastissime proporzioni, come presso il carcere romano di Regina Coeli, dove vi sarebbero almeno 200 positivi fra i detenuti, che si unisce, solo a citare i maggiori, a quelli di Napoli Poggioreale (198), Siracusa (170), Como (150), Napoli Secondigliano (150), Prato (143), Bari (137), Milano San Vittore (111), Genova Marassi (103) Bologna (101)». Lo dichiara Gennarino De Fazio, segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, che prosegue: «purtroppo, se non è una guerra combattuta a mani nude dagli operatori penitenziari, in primis quelli del Corpo di polizia, certamente possiamo affermare senza tema di smentita di non versare in condizioni di efficienza per quel che riguarda gli organici, gli equipaggiamenti e i dispositivi di protezione individuale.  Inoltre, vige ancora un protocollo di sicurezza sanitario datato ottobre 2020, quando il virus era quello della prima sequenza isolata a Wuhan e non vi erano le attuali evidenze scientifiche». 

«Anche noi attendiamo di conoscere chi sarà il prossimo Capo dello Stato, nonché di comprendere se dalla sua elezione deriveranno conseguenze politiche e di che natura, ma siamo altresì fortemente preoccupati per ciò che sta continuando ad avvenire, e per ciò che non si fa, nelle e per le carceri conclude De Fazio. 

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