Assembramenti dopo il coprifuoco, Fipe: «Bisogna intervenire con fermezza»

La Federazione dei pubblici esercizi di Confcommercio Ascom Bologna: «Non siamo realtà di Serie B. Siamo gli unici a subire controlli e sanzioni». 

«Ora che siamo tornati a lavorare dobbiamo rispettare protocolli rigidissimi, pena controlli severi e multe salate. Fa rabbia, invece, vedere che per chi della salute pubblica e delle regole se ne frega, assembrandosi nelle piazze cittadine ben oltre il coprifuoco e senza nessun rispetto del distanziamento sociale, sia sempre tutto permesso e i controlli e le multe siano inesistenti». È la rabbia della Fipe (Federazione dei pubblici esercizi) di Confcommercio Ascom Bologna che non tollera più nemmeno l’idea di una situazione «sfuggita di mano» dopo le immagini degli assembramenti selvaggi e senza sosta che arrivano da tutte le piazze di Bologna. «Inaccettabili – secondo la Fipe – perché queste situazioni mettono a rischio e in pericolo la tenuta della stabilità ritrovata dopo mesi di restrizioni». La Federazione fa notare che i locali sono stati costretti a lasciare a casa i dipendenti in nome della tutela della salute pubblica e gli assembramenti dopo il coprifuoco non sarebbero rispettosi dopo tanti sacrifici. 

Per questo la Fipe chiede «che le regole vengano fatte rispettare a tutti. In Zona Universitaria, Aldrovandi, San Francesco e tutte le altre piazze della città bisogna intervenire con fermezza. I due pesi e due misure non sono più accettabili. Noi imprenditori dei pubblici esercizi non siamo cittadini di serie B da multare e controllare, mentre altri possono comportarsi come nulla fosse successo in questi mesi». 

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