A Bologna 1600 operatori sanitari non sono ancora vaccinati, Ausl:«Speriamo si ravvedano»

Mancano all’appello vaccinale contro il Covid 1.628 operatori sanitari su una platea di oltre 40.000 lavoratori tra dipendenti del servizio pubblico e nel settore privato.

Su circa 40 mila lavoratori del comparto sanitario bolognese, circa 1600 non sono ancora vaccinati contro il Covid. Un dato rivelato nelle ultime ore dal direttore del dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl di Bologna, Paolo Pandolfi, all’agenzia stampa ‘Dire’. Parlando di numeri dei “No vax” appartenenti al mondo sanitario spicca anche il 70, ovvero quegli operatori sanitari del settore pubblico e privato che a Bologna sono stati sospesi perché non vaccinati (tra loro anche due medici di base). Per altre 95 persone sono partiti gli avvisi di accertamenti. Di queste, 61 sono dipendenti Ausl, 27 del policlinico Sant’Orsola e 7 sono nel settore privato, ma 28 operatori sanitari (di queste 95 persone) nel frattempo hanno provveduto a vaccinarsi o a fornire la temporanea giustificazione a differire l’obbligo vaccinale. 

Pandolfi si augura che queste persone si ravvedano «perché fa male all’immagine della sanità pubblica e perché fa male sapere che ci sono colleghi che non accettano regole stabilite non per fare male a qualcuno, ma per fare del bene agli altri». Nel momento in cui è andato in vigore l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari, 6200 persone sono state segnalate perché non vaccinate. Molti di loro aspettavano di fare il vaccino, altri sono stati sollecitati. Ad oggi, però, mancano all’appello vaccinale a Bologna 1.628 operatori sanitari su una platea di oltre 40.000 lavoratori tra dipendenti del servizio pubblico e nel settore privato, compresi operatori socio-sanitari, veterinari, psicologi, dentisti e farmacisti.  

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