Sanitari No vax dell’Emilia-Romagna scioperano contro il Green Pass 

Uno sciopero degli operatori sanitari per dire per un secco No al Green Pass e per chiedere la revoca di tutte le sospensioni per il personale sanitario non vaccinato e che non si vuole vaccinare.

Gli operatori dell’area comparto (infermieri, operatori socio-sanitari, tecnici sanitari, ostetriche, personale della riabilitazione e amministrativi) e gli operatori della dirigenza medica, sanitaria, tecnica, professionale e amministrativa dell’Emilia-Romagna (e quindi anche dell’Azienda sanitaria Usl di Bologna) e che aderiscono all’organizzazione sindacale Fisi (Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali) sciopereranno il prossimo lunedì 13 settembre per 24 ore «per affermare un secco No al Green Pass» e per chiedere «la revoca di tutte le sospensioni per il personale sanitario non vaccinato perché discriminante». Inoltre, il sindacato Fisi chiede, con questo sciopero, la «non discriminazione di chiunque a qualunque titolo abbia scelto di non vaccinarsi». 

«L’Azienda USL di Bologna assicura i livelli minimi di attività previsti dall’accordo sindacale in caso di sciopero, in linea con le disposizioni normative di riferimento, e compatibilmente con le necessità generate dall’attuale periodo pandemico. Tutti i punti vaccinali sono regolarmente aperti. In particolare, oltre all’assistenza non differibile e alle urgenze, l’Azienda Usl di Bologna garantisce attività essenziali nei Dipartimenti di Emergenza, Salute Mentale e Dipendenze Patologiche, Materno-Infantile, Chirurgico, Oncologico, Cure Primarie, Sanità Pubblica, Servizi (dialisi, diagnostica per immagini, LUM)», si legge in una nota dell’Ausl Bologna. 

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