Saranno impiegati prima a comunicare ai cittadini su cosa fare per evitare la riproduzione delle zanzare, poi saranno impegnati nell’esecuzione dei trattamenti larvicidi nei tombini di alcune aree.
Dodici beneficiari del Reddito di cittadinanza, appositamente formati dal Centro Agricoltura e Ambiente e dotati badge identificativo, verranno impegnati in una zona pilota della Bolognina (circa 300 numeri civici) in un’attività di comunicazione capillare, con l’obiettivo di coinvolgere la cittadinanza e promuovere l’uso di prodotti larvicidi a basso impatto ambientale. È il progetto “Puc Ambiente 2023”, giunto alla sua terza edizione, promosso dal Comune di Bologna insieme ad Auser Volontariato Bologna e Centro Agricoltura e Ambiente (CAA) Giorgio Nicoli per rafforzare le azioni di prevenzione e di contrasto alla zanzara, promuovendo nel contempo l’inclusione sociale e lavorativa di persone fragili.
«Il contrasto alla zanzara richiede infatti l’impegno di tutti i cittadini che devono provvedere al trattamento delle aree private, senza il quale anche le azioni messe in campo dall’Amministrazione nelle aree pubbliche verrebbero vanificate. Le persone coinvolte nel progetto svolgeranno azioni di volantinaggio, distribuzione dei prodotti larvicidi e formazione ai cittadini sul loro uso, con l’obiettivo di renderli autonomi nell’esecuzione dei trattamenti successivi», spiegano dal Comune di Bologna.
Successivamente, a fine estate, i beneficiari saranno impegnati anche nell’esecuzione dei trattamenti larvicidi nei tombini di alcune aree private collocate vicino a luoghi di interesse pubblico come scuole, parchi e centri sportivi per ridurre la presenza della zanzara in zone strategiche particolarmente frequentate.
L’iniziativa, attiva da fine giugno, rientra nell’ambito dei Puc (Progetti utili alla collettività), che comprende attività obbligatorie e non retribuite destinate a tutti i beneficiari del Reddito di cittadinanza abili al lavoro.