Si tratta di 6 napoletani, ora 4 in carcere e 2 agli arresti domiciliari, che avevano messo in piedi una banda criminale con cui truffavano anziani del Nord Italia tra cui anche bolognesi. Alcuni degli indagati sono anche gravemente indiziati del reato di traffico di marijuana dalla Spagna all’Italia.
Telefonavano ad anziani spacciandosi per marescialli dei carabinieri oppure per avvocati raccontando un falso e grave incidente stradale in cui era rimasto coinvolto un parente della vittima e richiedevano soldi illecitamente per evitare gravi conseguenze giudiziarie. Si tratta di 6 persone, tutte napoletane, arrestate questa mattina a Napoli dai carabinieri di Bologna perché ritenute responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe aggravate in danno di anziani, perpetrate in tutto il territorio nazionale ed in particolare nel Centro e Nord Italia. Alcuni degli indagati sono anche gravemente indiziati del reato di traffico di marijuana dalla Spagna all’Italia e della successiva distribuzione nella città di Napoli e nel suo hinterland. Nel corso delle indagini, a Napoli, era stato arrestato in flagranza uno dei corrieri con 5 chili di marijuana.
Le indagini, svolte dal Comando Provinciale dei carabinieri di Bologna hanno permesso, in pochi mesi, di ricostruire numerosissime truffe ai danni di anziani, circa 70, con un ingente profitto per l’organizzazione criminale, stimata in circa 200 mila euro.
Il provvedimento dell’Autorità Giudiziaria partenopea ha disposto anche l’esecuzione di un sequestro preventivo di un’attività commerciale dedita alla compravendita di oro, sita in pieno centro a Napoli (intera quota societaria del patrimonio aziendale e relativa unità immobiliare), ove i titolari, risultati in stretti rapporti con alcuni membri dell’organizzazione, avevano acquistato dagli indagati alcuni beni preziosi ritenuti riferibili a quelli consegnati dalle vittime destinatarie delle truffe.
