Portici di San Luca, oggi il via al restauro: più di 4 milioni in vista della candidatura Unesco

Un anno per far rinascere i portici di San Luca. Oggi partono i lavori per il restauro che si concluderanno con la fine del 2020: un importante investimento, anche in ottica della candidatura come patrimonio dell’Umanità Unesco. I lavori, presentati ieri dal  presidente del Comitato per il Restauro del Portico di San Luca – Paolo Bonetti – nella Chiesa di Santa Sofia al Meloncello in via Saragozza, riguarderanno il tratto collinare, ma il ponteggio non priverà “la salita” a cittadini e turisti. 

Il progetto per il restauro conservativo è stato reso possibile per un doppio finanziamento di 4,3 milioni di euro, metà provenienti dal Fondo FSC del Piano Stralcio ‘Cultura e Turismo’ del 2013 e il resto dalla Regione. L’intervento si estenderà per tutto il tratto di portico che parte dall’arco del Meloncello e arriva alla Basilica di San Luca, per un totale di 342 archi e circa 1,7 km di lunghezza. 

Un lavoro che si attende da tempo che ha l’obiettivo di promuovere uno dei simboli più importanti della città. Il progetto è inserito tra quelli più rilevanti del piano di gestione comunaleSi interverrà in due modi: da una parte la riparazione dei danni da sisma e l’attuazione di interventi strutturali anti terremoto, dall’altra il restauro della pavimentazione del portico. L’opera consisterà nella riparazione delle lesioni su muri, volte, archi e facciate, il ripristino di scoline e drenaggi, interventi per limitare l’umidità e rigenerare intonaci e facciate degradati. Infine, il colore: tutte le tinteggiature e le finiture, le lunette decorate e le parti pittoriche saranno curate nei minimi dettagli.

Alla presentazione del progetto di inizio lavori c’era il neo cardinale Matteo Zuppi che rivede in San Luca il cammino di Santiago dove tutti – credenti e non – sono viaggiatori e pellegrini: «I portici della città sono dei condomini e qui è come se fossimo tutti i condomini», ha commentato Zuppi. Oltre al cardinale c’era anche l’assessore alla Cultura del Comune di Bologna, Matteo Lepore:«San Luca è il simbolo più amato, quello che si vede dalla tangenziale, percorso da migliaia di persone ogni giorno e ricercato dai turisti. Per credenti e non credenti. Come la Basilica di San Petronio, un monumento costruito dal popolo per il popolo».

La candidatura di Bologna all’Unesco, come ha dichiarato lo scorso marzo il presidente del Centro Unesco della città, Bruno Cinnanni, «è da più di 12 anni in lizza ed molto più avanzata rispetto ad altre». Questa potrebbe essere la volta buona. Nella primavera 2020 il Mibac infatti deciderà se scegliere i portici bolognesi come candidatura italiana e forse non è un caso che i lavori per il rinnovamento del sito siano partiti proprio quasi a ridosso di quella data.

Con la collaborazione di Rachele Baccichet

 

Foto: iviaggididante.com

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