Per l’Appennino bolognese in arrivo 90 milioni di euro per progetti di inclusione e innovazione sociale 

Dei futuri e innovativi piani e progetti, sia pubblici che privati, in campo per l’Appennino metropolitano si è parlato questa mattina alla Rocchetta Mattei, a Grizzana Morandi, nel Bolognese, il cui incontro si è concluso con gli interventi del sindaco metropolitano Matteo Lepore e del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, e dove si è fatto il punto sui progetti recenti e futuri possibili grazie alle diverse fonti di finanziamento: dal PNRR al bando PINQuA, al Fondo di sviluppo e coesione-FSC, alle STAMI.   

Oggi sono state delineate le azioni prioritarie e gli strumenti di programmazione e progettualità del Piano di sviluppo sostenibile dell’Appennino metropolitano, che coinvolgerà partner pubblici e privati con obiettivi comuni. Gli interventi che formeranno il Piano dovranno avere la capacità di generare inclusione e innovazione sociale e di dare nuova linfa al tessuto socio-economico e un rilancio della sostenibilità e dell’ambiente. Si partirà dal lavoro svolto in questi anni dal Focus Appennino Metropolitano, e dai diversi strumenti di programmazione e pianificazione (PSM, PUMS, PTM, Patto metropolitano per il lavoro e lo sviluppo sostenibile, Linee strategiche del Territorio Turistico Bologna Modena, Piano per l’uguaglianza di genere). 

Ammontano a 90 milioni di euro le risorse arrivate e attese per l’Appennino: 20 dal PNRR – Bando Borghi, 12 milioni PNRR scuole (Sasso Marconi e Monterenzio), 20 milioni PNRR- Piano integrato (Cetro ricerca ENEA Brasimone e Rigenerazione cartiera Burgo di Marzabotto), 30 milioni dal Bando PINQuA, 7 milioni fondi STAMI (Strategie territoriali per le aree interne e la montagna), 1 milione Atuss imolese (Agende trasformative urbane per lo sviluppo sostenibile). 

«Solo negli ultimi tre mesi abbiamo ricevuto risorse per oltre 50 milioni di euro, grazie ai progetti che con i Comuni abbiamo costruito, che si aggiungono agli altri fondi PNRR già ottenuti. Progetti sulle imprese, sulla rete della conoscenza e sulla rigenerazione del territorio e di spazi dismessi, come la ex cartiera di Marzabotto e di valorizzazione del Centro ENEA del Brasimone, che mettiamo in connessione con il progetto strategico della Città della Conoscenza. Realizzeremo inoltre nuovi servizi di trasporto pubblico previsti dal PUMS, con l’SFM con treni veloci e nuovi Centri di mobilità. E ancora, l’impegno nuovo sulla sanità territoriale, perché vogliamo che ci siano infermieri e medici presenti e servizi su tutto il territorio. Infine rafforzeremo i compiti del Fondo di perequazione territoriale», ha dichiarato il sindaco metropolitana di Bologna Matteo Lepore.

 

fonte: Città metropolitana di Bologna

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