Nuove misure anti-smog in Emilia-Romagna, il divieto sarà anche per i diesel Euro 5

Il Piano Aria Integrato 2030 della Regione Emilia-Romagna ha introdotto significative modifiche alle misure anti-smog, in vigore dal primo marzo. I comuni si impegnano a potenziare i controlli per garantire una maggiore efficacia delle nuove disposizioni. Tra i principali cambiamenti, la durata delle restrizioni non si protrarrà più fino al 30 aprile, ma sarà estesa fino al 31 marzo. Inoltre, il divieto di circolazione dei mezzi Diesel Euro 5 durante le domeniche ecologiche diventa ora una misura stabile, indipendentemente dalle condizioni di emergenza.

Un aspetto rilevante riguarda le misure per gli impianti di riscaldamento e le operazioni di combustione. Prima applicate solo in caso di “bollino rosso” dell’Arpae per gli sforamenti dei valori di particolato pm10, ora diventano regole fisse. Durante la stagione termica, è obbligatorio non superare i 19 gradi in abitazioni, uffici, luoghi socio-ricreativi o di culto, e negozi. Per le attività industriali e artigianali, il limite massimo scende a 17 gradi. Esclusi da queste restrizioni sono ospedali, case di cura, scuole e strutture sportive.

Dal primo ottobre al 31 marzo, diventa strutturale il divieto di qualsiasi tipo di combustione all’aperto a scopo di intrattenimento, ad eccezione dei barbecue. Falò e fuochi d’artificio sono vietati, con la possibilità di deroghe solo per eventi autorizzati dalle amministrazioni comunali, a condizione che non siano presenti misure emergenziali anti-smog o pericoli di incendi boschivi.

Divieto di installare generatori a biomassa legnosa con classe inferiore alle 5 stelle

Inoltre, per tutto l’anno, è stato imposto il divieto di installare generatori a biomassa legnosa con classe di prestazione emissiva inferiore alle 5 stelle, alzando il limite rispetto al precedente piano dell’aria che vietava di scendere sotto le 4 stelle.

Il Piano Aria 2030 della Regione coinvolge ora 207 comuni, un notevole aumento rispetto ai 33 del piano precedente, includendo praticamente tutti i comuni di pianura. Queste nuove disposizioni mirano a migliorare la qualità dell’aria e a promuovere uno stile di vita sostenibile nella regione.

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