Dopo il focolaio dei giorni scorsi alla Bartolini, ora nuova emergenza nel settore spedizioni.
Non solo Bartolini. Nelle ultime ore si è scoperto un nuovo focolaio di coronavirus a Bologna in un’altra azienda del settore spedizioni: la Tnt, secondo quanto ha riferito questa mattina Repubblica ma confermato anche da un comunicato della Regione Emilia-Romagna. Solo nell’azienda di logistica Tnt in via Cristoforo Colombo 59, nel quartiere Navile (che conta circa quattrocento dipendenti) sarebbero 29 (dei 36 a Bologna nelle ultime 24 ore) i nuovi contagi registrati dei 36 totali solo nel capoluogo emiliano. Dopo il focolaio dei giorni scorsi sviluppatosi nell’azienda Bartolini e dopo questo nuovo focolaio sempre in un’azienda di spedizioni, la Regione Emilia-Romagna ha deciso di intervenire rendendo obbligatori i test sierologici per tutti i lavoratori del settore da Piacenza a Rimini, avviando così una vasta operazione di prevenzione e tracciamento.
«Dei 29 lavoratori positivi dell’azienda Tnt tre sono sintomatici, gli altri tutti asintomatici», ha detto l’Azienda Usl di Bologna. «Sono stati disposti complessivamente 65 isolamenti fiduciari domiciliari tra i contatti stretti che sono stati evidenziati nel corso delle inchieste epidemiologiche», ha concluso l’Ausl. Nell’azienda interessata sono state immediatamente attivate tutte le misure previste dalla normativa di legge e dai protocolli di sicurezza, inclusa l’integrale sanificazione del sito avvenuta la scorsa notte. Sin dall’insorgenza dell’emergenza sanitaria, l’azienda ha sempre operato per tutelare la sicurezza e la salute di tutti i lavoratori adibiti presso i propri siti italiani, e continuerà a farlo nel pieno rispetto delle vigenti disposizioni, anche di carattere emergenziale, come peraltro rilevato dalla stessa Asl di Bologna, in occasione di un’ispezione routinaria condotta nel mese di giugno scorso», si legge in un comunicato. «Il nuovo focolaio alla Tnt, «conferma le preoccupazioni che avevamo espresso nei giorni scorsi sulla criticità di un settore come quello della Logistica», scrivono Cgil e Filt-Cgil Bologna.
