L’Università di Bologna prima in Italia per sostenibilità ambientale 

Nella nuova edizione della classifica GreenMetric, l’Unibo è  prima tra le università italiane ed entra nella top ten mondiale per le azioni e l’impegno nella sostenibilità ambientale.

L’Alma Mater di Bologna si conferma per il quarto anno consecutivo prima in Italia nella nuova edizione della classifica GreenMetric che valuta le azioni e l’impegno che gli atenei di tutto il mondo mettono in campo per il rispetto dell’ambiente. La classifica, pubblicata ieri, rivela anche che l’Unibo abbia scalato 4 posizioni rispetto all’anno scorso entrando così nei primi dieci posti (decima) a livello internazionale. E come se non bastasse si classifica prima in Italia. Un percorso di crescita che è ormai consolidato: negli ultimi cinque anni l’Università di Bologna ha scalato ben 61 posizioni della classifica. 

Lanciato da Universitas Indonesia nel 2010, il ranking GreenMetric è pensato per coinvolgere le università di tutto il mondo nell’impegno comune sui temi della sostenibilità e del rispetto per l’ambiente. Per realizzare la classifica vengono valutate le azioni e le politiche adottate dagli atenei in campo green, con un’attenzione particolare per il cambiamento climatico, il consumo di acqua e di energia, il riciclaggio dei rifiuti e la sostenibilità dei trasporti. 

Proprio il tema dei trasporti è, nella nuova edizione del ranking, il punto di eccellenza dell’Università di Bologna: qui l’Alma Mater ottiene il massimo punteggio possibile. Ma crescono anche, rispetto allo scorso anno, le valutazioni sulla gestione dei rifiuti, sull’utilizzo delle risorse idriche e nell’impegno sul fronte della didattica, della ricerca e dell’associazionismo studentesco. 

Gli atenei che partecipano alla rilevazione aumentano ogni anno: in questa nuova edizione della classifica sono passati da 780 a 912. E sono aumentate anche le università italiane presenti, passate 29 a 31. Di queste, cinque sono nella top 50 mondiale: oltre all’Università di Bologna, l’Università degli Studi di Torino, il Politecnico di Torino, l’Università degli Studi dell’Aquila e la Luiss Guido Carli di Roma. Dal 2017, gli atenei italiani all’interno di GreenMetric sono rappresentati dall’Alma Mater, che coordina e raccoglie proposte di miglioramento della struttura del ranking. 

«L’ingresso dell’Università di Bologna nella top 10 mondiale di GreenMetric si affianca ad un altro risultato di grande rilievo ottenuto quest’anno nel campo della sostenibilità: il primo posto in Europa e il sesto a livello mondiale nel THE Impact Ranking, la classifica di Times Higher Education che monitora l’impatto degli atenei sul tessuto sociale utilizzando i parametri indicati nell’Agenda 2030 dell’ONU», fa sapere l’Unibo. 

fonte: Università di Bologna

Condividi