L’Emilia-Romagna da oggi torna arancione, ecco cosa si può fare e non fare

«Il sistema a colori ha avuto un senso per molto tempo, ma credo che oggi dimostri qualche fragilità. Il rischio è un saliscendi che non dà certezze per il futuro a chi è in difficoltà». 

Da oggi 21 febbraio l’Emilia-Romagna passa dalla fascia gialla (fino alla mezzanotte di ieri 20 febbraio) a quella arancione, che sta ad indicare un allarme superiore per i contagi della pandemia e quindi maggiori restrizioni. La decisione è stata presa in un’ordinanza firmata venerdì scorso dal ministro della Salute, Roberto Speranza. Ieri in Emilia-Romagna si sono registrati 1.724 in più rispetto a venerdì su un totale di 31.943 tamponi. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 5,4%.

«Non conviene forse due o tre settimane non dico di lockdown totale come l’abbiamo conosciuto, ma magari un arancione scuro (a livello nazionale)? È una domanda che dovremo farci nelle prossime ore»., ha dichiarato il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini un paio di giorni fa. Per Bonaccini, il sistema a colori ha avuto un senso per molto tempo, «ma credo che oggi dimostri qualche fragilità. Il rischio è un saliscendi che non dà certezze per il futuro a chi è in difficoltà».

Divieti nella zona arancione

Spostamenti 

Non è consentito muoversi in ingresso e in uscita dalla regione, non è consentito spostarsi in un comune diverso da quello di residenza (eccezione per questi spostamenti sono esigenze di lavoro, studio, salute o necessità. Ma serve comunque sempre l’autodichiarazione). Resta in vigore il coprifuoco dalle 22,00 alle 5,00 della mattina seguente.

Ci si può spostare verso una sola abitazione privata abitata nel proprio comune. È possibile farlo una volta al giorno, tra le 5 e le 22.

Acquisti 

I negozi possono restare aperti durante la settimana, ma quelli nei centri commerciali devono chiudere nel fine settimana. Ma resteranno aperte farmacie, parafarmacie, tabaccherie ed edicole, oltre ai punti vendita di generi alimentari e di prodotti agricoli e florovivaistici. Aperti anche parrucchieri e lavanderie.

Istruzione 

Didattica a distanza al 50% per le superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori. Didattica in presenza per nidi, scuole dell’infanzia, scuole elementari e medie. Presenza al 50% anche per le università.

Musei e biblioteche

Chiusi musei, mostre, cinema e teatri. Biblioteche aperte solo per servizi offerti su prenotazione e per gli archivi.

Sport e attività motoria 

Sono chiuse palestre e piscine, restano fermi anche gli impianti sciistici. L’attività sportiva all’aperto è consentita dalle 5 alle 22, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, sempre nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri. Consentita anche l’attività sportiva all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati.

Ristorazione 

Tutti i ristoranti ma anche bar, pasticcerie e gelaterie, restano chiusi. Possono aprire esclusivamente per la vendita da asporto, consentita dalle 5 alle 22, e per la consegna a domicilio, per cui non ci sono limiti di orario. La vendita da asporto per bar e simili è consentita solo fino alle 18.

 

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