Bologna, la lotta all’evasione dà i suoi frutti: bilancio comunale in positivo di 60 milioni

Un avanzo di 60 milioni di euro. È il guadagno registrato dal Comune di Bologna alla chiusura del Bilancio del 2018 avvenuta ieri in anticipo rispetto al previsto su consiglio dell’assessore al bilancio Davide Conte. Essenziali sono stati gli sforzi devoluti al recupero dell’evasione, che ha toccato quota 44,5 milioni, 19 in più dell’anno precedente. La Giunta comunale aggiungerà l’avanzo ai 210 milioni di euro già previsti per gli investimenti in opere pubbliche previsti per il triennio 2019-2021.

Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha ringraziato la macchina amministratrice, fautrice, secondo lui, della «gestione virtuosa del bilancio del Comune». Ha poi lodato le «capacità della giunta di attirare investimenti, l’intenso lavoro dietro al recupero dell’evasione e l’attento controllo della spesa». Infine, ha voluto sottolineare che l’avanzo verrà utilizzato «per incrementare le politiche abitative, investire in nuove opere pubbliche, finanziare incarichi di progettazione, curare il patrimonio». Il fine è «migliorare ulteriormente la qualità della vita nella nostra città» ha concluso il sindaco.

Il Comune, oltre a devolvere ai già citati interventi pubblici più della metà dell’utile (31 milioni) vorrebbe coprire molteplici investimenti da tempo individuati. Con 6,5 milioni di euro si cercherà di coprire la totalità del “Fondo crediti di dubbia esigibilità”, mentre 3 milioni saranno spesi per la gestione e lo sviluppo dei sistemi informativi. Anche le scuole riceveranno un bonus pari a 350.000 euro per l’acquisto di nuovi arredi. L’amministrazione destinerà poi 10 milioni all’estinzione dei mutui a carico del Comune, uno dei principali obiettivi della giunta, mentre 5 li userà per le politiche abitative. Ultimo, ma non per importanza, è il finanziamento di circa 2 milioni di euro agli incarichi di progettazione, fondamentali per il compimento delle opere pubbliche. 

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