Sono 8.367 gli iscritti agli istituti superiori statali per il prossimo anno scolastico, in aumento del 2,5% rispetto agli 8.166 iscritti dell’anno scorso (di questo periodo). Lo hanno rivelato ieri pomeriggio il consigliere metropolitano con delega a Scuola, Istruzione e Formazione, Daniele Ruscigno, i dirigenti degli istituti superiori del territorio, i tecnici della Città metropolitana di Bologna e l’Ufficio scolastico regionale – Ambito territoriale di Bologna che si sono incontrati per fare un primo punto sulle iscrizioni nelle scuole superiori per l’anno scolastico 2020-2021. 

Le preferenze degli indirizzi si confermano esattamente con le stesse percentuali di scelta dell’anno precedente: quindi i licei al 50% sul totale delle iscrizioni, il 37% sceglie gli istituti tecnici e il 13% sono gli studenti che frequenteranno le prime classi agli istituti professionali. Sulle singole scuole sono in aumento le richieste all’indirizzo sportivo del Sabin, per quanto riguarda i licei, all’agrario del Serpieri e all’indirizzo sociale delle Sirani. 

L’analisi delle iscrizioni per singolo istituto, affrontata nell’incontro di ieri, restituisce un quadro sostanzialmente positivo con l’accoglimento del 98% delle richieste di iscrizione nella prima scelta, mentre per il restante 2% già da domani sono in programma incontri tra le singole scuole, gli studenti e loro famiglie per reindirizzarli in un percorso di studio equivalente in altra scuola o procedere verso la seconda scelta di iscrizione. Interessate a questo percorso troviamo il Majorana, il Salvemini, il Da Vinci, il Sabin e alcuni studenti del Righi (indirizzo scienze applicate) oltre a qualche altro singolo caso specifico. 

«Entro il 15 febbraio confidiamo di trovare come ogni anno una soluzione alle criticità emerse su quel 2% di prime scelte, con l’obiettivo di garantire il percorso di studi scelto da studenti e famiglie. Il tutto in attesa degli interventi di realizzazione di nuove scuole e ampliamenti che garantiranno ulteriori spazi per oltre 2000 studenti a partire già, con i primi, dall’anno scolastico 2021/22 e che si completeranno negli anni successivi. Investimenti che arrivano a circa 50 milioni di euro nelle scuole se sommiamo anche il raggiungimento dell’obiettivo degli interventi di miglioramento sismico e sulla sicurezza antiNcendio che porteranno la città metropolitana di Bologna ad avere il 100% degli edifici adeguati alle nuove normative in tempo per la scadenza di legge del prossimo anno, il doppio rispetto della media nazionale», ha detto Ruscigno. 

Condividi