Quanti appartamenti ci sono a Bologna? Quanto valgono le case in base alla zona? Quanto vale il mio garage? La risposta a queste a altre domande simili sul patrimonio immobiliare del capoluogo emiliano la si può trovare in una nuova pubblicazione dell’Ufficio di Statistica del Comune di Bologna redatta sulla base dei dati catastali. 

Lo studio utile anche per chi vuole cercare casa o vendere la propria, oltre a presentare le caratteristiche degli immobili anche in serie storica (dal 2009), offre per la prima volta dati e analisi per quartieri, zone e aree statistiche, rese possibili dalla localizzazione degli immobili (fonte Agenzia delle Entrate) operata dall’Ufficio di Statistica con la collaborazione del SIT – Sistema informativo territoriale del Comune.Solo da quest’anno è stato possibile georeferenziare le informazioni con uno “zoom” che inquadra i quartieri, le zone e le singole aree statistiche. È possibile consultare il report in base al numero degli immobili, dei vani, superficie e rendita, ma anche il numero medio di vani, la superficie media, la rendita media. È stato calcolato anche il valore immobiliare medio e il valore immobiliare al metro quadro.

Il patrimonio immobiliare di Bologna 

Più di 400mila immobili. Oltre 225.000 (56 per cento) sono di tipo residenziale, circa 30.000 (7 per cento) appartengono ai settori terziario, commerciale e produttivo, mentre oltre 142.000 immobili (36 per cento) sono pertinenze (autorimesse, magazzini, depositi). Dal 2009 al 2018 lo stock catastale complessivo nel Comune di Bologna è aumentato del 3% (oltre 11.500 unità immobiliari in più). La rendita complessiva è pari a 363 milioni di euro, di cui il 50 per cento (183 milioni) attribuibile al settore residenziale.

La valutazione economica del patrimonio immobiliare non coincide con quello reale di mercato: a livello comunale l’ammontare complessivo è di circa 47 miliardi di euro, due terzi del quale riguarda immobili a uso abitativo. Negli ultimi nove anni il valore immobiliare, calcolato a partire dalla rendita, ha registrato un incremento: nei nove anni pari al +2 per cento e nell’ultimo anno di circa 54 milioni di euro. 

A livello territoriale il quartiere con il maggior numero di immobili è Porto-Saragozza (quasi 76.000 unità immobiliari nel 2018), seguito da Santo Stefano (circa 74.000) e da San Donato-San Vitale (circa 67.000 unità), mentre il quartiere con il minor numero di immobili è Savena (poco più di 57.000). Mazzini e San Vitale risultano quelle con il maggior numero di immobili (oltre 37.000 unità immobiliari), seguite da Bolognina (32.000); il minor numero di unità immobiliari è invece presente nella zona Colli (poco più di 8.400).  Il quartiere Santo Stefano (con una rendita pari a oltre 77 milioni di euro) ha un valore poco più elevato di Porto-Saragozza (oltre 76 milioni), mentre il valore di San Donato-San Vitale è pari a 60 milioni di euro. Il quartiere Savena, con la rendita più bassa, si attesta su un valore pari a quasi 31 milioni di euro.  

Le rendite 

Si passa da una rendita media pari a 1.051 euro nel quartiere Santo Stefano a una rendita media di 538 euro nel quartiere Savena. Santo Stefano presenta il valore massimo, pari a 142.000 euro per immobile e Savena il valore minimo (81.000 euro). La zona Marconi è quella che presenta il dato più alto (oltre 1.500 euro la rendita media–  quasi 174 mila euro il suo valore immobiliare medio – , la zona Barca si attesta sui valori più bassi (497 euro la rendita media –  circa 76 mila euro il valore immobiliare medio.

Gli immobili residenziali  

A Bologna nel 2018 sono presenti in catasto oltre 225.000 unità immobiliari di tipo residenziale. Negli ultimi nove anni gli immobili residenziali sono cresciuti di oltre 4.200 unità (circa +2 per cento)Quanto alle dimensioni, a Bologna nel 2018 si registrano quasi 1.150.000 vani catastali, con un incremento del 2 per cento rispetto a nove anni prima. Per quanto riguarda il valore degli immobili residenziali, nel 2018 la rendita media complessivamente è pari a 813 euro, mentre il valore immobiliare medio (da non confondere come abbiamo già ricordato con il valore di mercato degli immobili) si è assestato a 137.000 euro.
 

Gli immobili non residenziali 

A Bologna nel 2018 sono presenti in catasto circa 30mila unità immobiliari di tipo non residenziale, di cui il 46 per cento (oltre 13.300) sono negozi e il 30 per cento (oltre 8.900) sono uffici e studi privati. Negli ultimi nove anni gli immobili di tipo non residenziale in totale sono diminuiti di oltre 1.300 unità (-4 per cento), una variazione attribuibile principalmente al settore terziario (-10 per cento) e al settore che comprende i negozi, i laboratori e gli alberghi (-5 per cento), mentre i fabbricati costruiti per speciali esigenze commerciali e industriali, come anche gli opifici, hanno registrato una variazione positiva. Nell’ultimo anno gli immobili non residenziali hanno evidenziato un calo di circa 700 unità, decremento che ha investito tutti i settori del non residenziale. 

A livello territoriale oltre 7.350 immobili di tipo non residenziale sono all’interno del quartiere Porto-Saragozza, in particolare nelle zone Marconi (circa 3.000) e Malpighi (oltre 2.100). Poco più di 7.100 unità sono collocate nel quartiere Santo Stefano: 2.900 nella zona Galvani e oltre 2.500 in Irnerio. Il quartiere Savena è quello con il minor numero di unità immobiliari di questo tipo. 

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