Dal 26 al 28 novembre ci sarà la X edizione di Divergenti – Festival del Cinema Trans. Gli 11 film saranno online e gratuiti.

Undici film per raccontare cosa significa essere transessuali, attraverso il punto di vista di chi lo vive sulla propria pelle. Ritorna Divergenti – Festival internazionale di Cinema trans, oramai alla sua X edizione, con proiezioni ed incontri online sul sito web festivaldivergenti.docacasa.it, dal 26 al 28 novembre.  Tema del festival di quest’anno, ideato e organizzato da M.I.T. – Movimento Identità Trans, è “migrazioni trans”. Ancora oggi, in molti paesi del mondo uomini e donne trans vengono perseguitati, costringendoli a abbandonare il proprio paese d’origine.  

Gli 11 film in gara, molti dei quali già premiati in festival internazionali, offrono uno spaccato dello status delle persone trans a raggio quanto più ampio. Si contano ben otto documentari e tre film di finzione. «Personalmente credo che spesso la realtà superi l’immaginazione”, ha commentato Nicole De Leo, attivista del M.I.T. e, assieme a Porpora Marcasciano, direttrice della X edizione di Divergenti. Storie, dunque, il più delle volte autentiche e raccontate in prima persona da chi le ha vissute, di uomini e donne transessuali costretti a lottare per garantirsi il diritto di esistere.

Dalla Cina dispotica di “Sunken Plum” (“Prugna d’acqua dolce”) al Brasile della militante transfemminista, sex-worker e consigliera comunale Indianara Siqueiro (“Indianara”), dall’esercito canadese di “Ti-Gars” al fondamentalismo islamico nel Pakistan di “Allah loves equality”, per poi toccare anche l’Italia, con un duro ritratto della Tarantina (“La Tarantina”), donna e icona del mondo trans, naturalizzata a Napoli, che nel documentario di Fortunato Calvino racconta la sua esistenza piena di ostacoli e violenze.  «Il cinema ci aiuta a smontare gli stereotipi, ad entrare nella questioni vedendole dal nostro punto di vista, della comunità trans. Troppo spesso l’esperienza trans è stata raccontata unicamente da altri», ha affermato Porpora Marcasciano, co-direttrice di questa edizione.

Oltre alle proiezioni, si terrà il convegno “Migrazioni Trans: attivismo, accoglienza, ricerca”, spalmato nel corso dei tre giorni di festival. Durante questi incontri, anch’essi visibili in modo gratuito online, si parlerà di Casa Caterina, il primo centro di accoglienza, in tutta Europa, per persone trans rifugiate, nato l’anno scorso proprio a Bologna 

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