Coronavirus, gli eventi sono completamente spariti: ecco le richieste per farli ripartire 

Evento annullato, evento rimandato a data da destinarsi causa Coronavirus, Chi è nel mondo della cultura sa già di cosa si parla. Il settore “eventi” con i decreti in vigore dal 23 febbraio scorso è completamente sparito. Annullati per l’emergenza sanitaria. C’è un intero settore produttivo, costituito da un altissimo numero di società e aziende che operano in questo campo e che con l’emergenza sanitaria sono state poste nell’impossibilità di lavorare. Si parla oggi troppo poco degli enormi danni subiti dal settore Eventi, che di fatto ha azzerato la propria attività con conseguente crollo totale di fatturato e una prospettiva lavorativa nei prossimi 6-8 mesi, ad oggi, nulla.  

La probabilità che molte aziende non riusciranno a ripartire è altissima, soprattutto per la grande incertezza su quando si allenteranno le strette sugli eventi che, per natura, sono sinonimo di assembramenti che vanno da qualche decina di persona fino a migliaia.  «L’ipotesi di utilizzare il canale digitale nel settore Eventi non è una soluzione compatibile a tutte le tipologie di eventi e ovviamente non è sufficiente a sostenere il settore, anzi. Anche se alcuni eventi possono essere organizzati online, la maggior parte non può trovare in questo mezzo una valida alternativa», dichiara Federeventi di Confcommercio Ascom Bologna, la federazione che riunisce imprese che si occupano dell’organizzazione di eventi nel Bolognese. 

Inoltre, Federeventi vuole anche ricordare che sono proprio gli eventi a generare un indotto che coinvolge anche alberghi, ristoranti, catering, location, fioristi, truccatori, musicisti, attori, guide turistiche, operatori culturali, hostess e steward, allestitori, fonici.  «Quella degli eventi è un’industria che genera un importante flusso di lavoro e che, se fermata, comporta altrettanto gravi ricadute anche su altre professionalità legate al settore stesso». 

È urgente che a livello nazionale sia programmato un intervento dedicato in modo specifico al settore Eventi. A tal fine, Federeventi Bologna formula una serie di richieste necessarie e imprescindibili grazie alle quali far fronte all’attuale criticità ed agevolare la ripartenza. Tra queste c’è sicuramente l’esigenza di sapere i tempi di ritorno all’attività con una diversificazione tra piccoli, medi e grandi eventi. La federazione chiede, inoltre, che siano stanziati sostegni economici mensili parificati al reddito di cittadinanza per tutto il periodo in cui non sarà possibile organizzare eventi per tutte le agenzie e società di organizzazione eventi che certificheranno di non svolgere alcuna attività o che hanno avuto un drastico calo di fatturato.  Ma le richieste non si fermano qui, anzi sono numerose e le riportiamo elencate qui di seguito: 

Prolungamento degli ammortizzatori sociali (cassa integrazione) per tutto il periodo in cui non sarà possibile organizzare eventi per tutte le agenzie e società di organizzazione eventi che certificheranno di non svolgere alcuna attività o che hanno avuto un drastico calo di fatturato.  

Moratoria tributaria fino al 31 dicembre 2020 per i versamenti dei contributi previdenziali e delle ritenute fiscali e dei versamenti INPS gestione separata per agenzie di organizzazione eventi per sostenerne la ripartenza.  

Detassazioni e decontribuzioni per tutti gli eventi che saranno realizzati nell’anno successivo al termine dell’emergenza sanitaria.  

Riduzione delle tasse di pubblicità per tutto il periodo dell’emergenza sanitaria. Creazione di un Fondo unico per il sostegno delle imprese organizzatrici di eventi, con accesso al credito con modalità snelle.  

Creazione a livello regionale di bandi a fondo perduto per aziende che vogliono utilizzare le agenzie e società di organizzazione eventi per la progettazione di eventi.  

Incentivi statali per il prossimo biennio 2022- 2023 per le aziende – scarico tasse, tax credit e event bonus – che utilizzeranno agenzie e società di organizzazione eventi per la progettazione di eventi.  

Sospensione della tassa di occupazione del suolo pubblico per tutti gli eventi che saranno realizzati nell’arco di un anno dal ripristino della situazione di normalità.  

Annullamento della tassa Siae per tutti gli eventi che saranno realizzati nell’arco di un anno dal ripristino della situazione di normalità. 

Formazione gratuita per l’organizzazione di eventi on line e/o per acquisire modalità alternative di organizzazione eventi. 

Fonte: Confcommercio Ascom Bologna

in foto il Teatro Duse vuoto

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