Il consigliere leghista di Casalecchio di Reno Umberto La Morgia ha cancellato il suo post su Facebook finito nella bufera. Subito dopo ha scritto un post di scuse ma dopo pochi minuti ha eliminato anche quello. Dopo un po’ ha scritto di nuovo le sue scuse dichiarando che ha fatto un errore: «I dati che ho citato mi sono stati forniti dalle associazioni di genitori separati»
Dopo un giorno esatto il consigliere comunale 30enne della Lega di Casalecchio di Reno Umberto La Morgia ha cancellato un suo post a dir poco infelice su Facebook scritto ieri nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. «Il 90% delle denunce di violenza di uomini su donne sono false», aveva scritto il leghista in un post cancellato poco fa. E sempre pochi minuti fa il leghista aveva scritto un post di scuse per quella frase, ma è durato poco. Ha cancellato anche il post in cui si scusava. Nelle sue ultime parole sui social aveva scritto che non voleva dire che il 90 per cento delle denunce delle donne che subiscono violenza è falso, ma che un’alta percentuale di denunce non arriva a condanna. Due cose completamente diverse e forse il consigliere si è accorto che la motivazione delle scuse aveva poco senso ed era solo una pezza a colori e ha cancellato il post. Ma dopo un po’ ha scritto di nuovo le sue scuse dichiarando che ha fatto un errore: «I dati che ho citato mi sono stati forniti dalle associazioni di genitori separati».
Se voleva diventare famoso per un giorno ce l’ha fatta. La Morgia è già su tutti i giornali per quel post finito nella bufera dove aveva sottolineato che esiste anche la violenza delle donne sugli uomini «purtroppo ancora poco riconosciuta, poco condannata e poco dibattuta». Sfideremmo il consigliere a rivelare i dati delle violenze delle donne sugli uomini, ma sarebbe troppo. Si renderebbe conto che è vero che esistono, ma che non è un fenomeno poco conosciuto o poco dibattuto: è semplicemente nei numeri molto inferiore rispetto alle violenze degli uomini sulle donne. E quando succede i giornali ne parlano.
Sempre nel post di ieri La Morgia, che si vanta sui social per un selfie con Matteo Salvini, la violenza delle donne sugli uomini «si manifesta anche attraverso l’alienazione parentale (la distruzione del rapporto padre-figlio da parte della madre) e le migliaia di false denunce che le donne usano per avvantaggiarsi sull’uomo in sede di separazione civile, il quale spesso viene ridotto al lastrico». Poveri uomini. Vittime, dunque. Distrutti dalla malvagità delle donne false e bugiarde. Ci mancava solo il solito «se la vanno a cercare» per chiudere in bellezza la sagra della banalità maschilista post Medioevo. Per fortuna non lo ha scritto. Grazie. E lo ringraziamo anche per aver cancellato quello che aveva scritto ieri che stava ottenendo centinaia di “like”. Decine e decine di “mi piace” si contano anche su altri suoi post dove non fa altro che “sfottere” il movimento delle “sardine” come se fosse il suo unico nemico da battere. Secondo il consigliere, le “sardine” sono solo una «maschera per smascherare centri sociali, radical chic e figli spirituali di Romano Prodi». Ha trovato, dunque, un nemico al giorno, su cui aizzare l’odio sui social. Un po’ come fa già il suo maestro Matteo Salvini. Ieri, per La Morgia, questo nemico erano le donne.
foto: dalla pagina Facebook di Umberto La Morgia