La correlazione tra una alimentazione corretta e una buona salute è un fatto ormai appurato. Ma quando si tratta di salute mentale, questo discorso smette di essere così scontato. Per far fronte a questo limite a Bologna un gruppo di associazioni di familiari di pazienti psichiatrici ha condotto uno studio che dimostra come una dieta appropriata sia efficace anche per loro. È nato così il libro “Alimentazione e salute mentale”, edito dalla casa editrice Pendragon e curato da Marie-Françoise Delatour, presidentessa dell’associazione “Cercare Oltre – sinergie per la Salute Mentale” e del Cufo (Comitato Utenti, Familiari ed Operatori) del dipartimento di Salute Mentale dell’Ausl di Bologna.

Il volume è frutto di sperimentazioni, durate tre anni, condotte con l’Ausl di Bologna sulla relazione tra l’alimentazione e i problemi di tipo mentale. Durante questo periodo sono state monitorate un centinaio di persone che hanno visto negli anni migliorare il proprio stato seguendo un’alimentazione naturale e equilibrata. Lo studio è nato dalla preoccupazione dei familiari di persone affette da disturbi mentali riguardo gli effetti che gli psicofarmaci e altri medicinali hanno sul fisico e sulla salute dei pazienti. Così, sovrappeso, problemi di pressione, disturbi del sonno e ansia sono diminuiti in maniera drastica.

Il libro contiene una serie di informazioni sulle proprietà dei diversi alimenti e i loro influssi sui disturbi psichiatrici. Rimane però presente la consapevolezza che queste indicazioni non possono sostituirsi totalmente alla somministrazione di farmaci, che in questo tipo di terapie sono fondamentali. L’intento è quello di dimostrare, però, che mangiare sano sia un’ottima integrazione nel processo di cura e possa velocizzare e migliorarne i risultati. Tra “i nemici” troviamo alimenti come i formaggi stagionati e lo zucchero bianco, di cui sono ormai noti gli effetti tossici sul corpo, ma anche il glutammato di sodio, contenuto in moltissime preparazioni. Alcol e fumo non fanno eccezione ovviamente. Gli “amici” della salute invece sono frutta e verdura, ma anche il tè verde e il cioccolato fondente.«Si tratta di un tema nuovo che si sta studiando da una decina di anni. All’estero ha incontrato molto interesse,  in Italia, invece, non ha ancora avuto la possibilità di svilupparsi ed essere preso in considerazione con serietà, nonostante si parli di informazioni e ricerche ormai arcinote», ha affermato l’autrice.

Il volume si rivolge specialmente alle Case della Salute. «L’alimentazione è un aspetto preso molto sottogamba dai dottori generalmente, soprattutto se si parla di persone che soffrono di disturbi mentali. Molto spesso per loro ci si preoccupa che arrivino a stabilizzarsi, ma se nel mentre della cura sotto psicofarmaci ingrassano o soffrono per gli effetti collaterali dei farmaci, nessuno si chiede il perché. Questo aspetto per chi soffre di disturbi mentali non viene considerato perché e spesso rientra come “un male necessario alla cura”», ha spiegato Delatour.

con la collaborazione di Rachele Baccichet

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