Il museo di speleologia di Bologna passa in modalità “virtual tour”

In attesa della sua riapertura, si può visitare il museo da casa e in modo interattivo in un virtual tour che consente di muoversi nei diversi ambienti dove è possibile visualizzare degli approfondimenti relativi alle varie sezioni.

Un virtual tour nel museo di speleologia “L. Fantini” di piazza VII Novembre 1944 a Bologna. È la nuova modalità messa a disposizione dal Gruppo Speleologico Bolognese-Unione Speleologica Bolognese (GSB-USB) per poter visitare il museo in attesa della sua riapertura post-covid. La visita è interattiva perché consente allo spettatore di muoversi nei diversi ambienti, di salire al salone dove normalmente si riuniscono gli speleologi o di scendere fino al laboratorio didattico dedicato al carsismo e visualizzare il video sul ciclo dell’acqua che beviamo. Ci si potrà soffermare di fronte alla cartina che disegna il complesso Grotta della Spipola-Acquafredda, lungo oltre 10 km e tra i più estesi nei gessi europei. 

In ogni ambiente sarà possibile visualizzare degli approfondimenti relativi alle varie sezioni con curiosità che consentono di entrare a contatto con questo fantastico mondo. Si potranno conoscere gli strumenti e gli attrezzi usati in grotta, tra cui i prototipi elaborati, negli anni, degli impianti di illuminazione, la sezione dedicata a Luigi Fantini, fondatore della speleologia moderna bolognese, le caratteristiche delle cavità naturali e artificiali, i reperti storici recuperati in alcune grotte. L’intento è quello di stimolare la curiosità del visitatore e di incentivarlo a esplorare il Museo di Speleologia, non solo con questa modalità virtuale, ma invitarlo anche fisicamente a conoscere la vita, passata e presente, della speleologia a Bologna.  

Si può accedere alla visita virtuale del museo tramite il sito del GSB-USB al seguente link.

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