Tampone allo sbarco per chi arriva a Bologna dal Regno Unito

Chi atterra all’aeroporto di Bologna transiterà per il canale sanitario dove il personale del Dipartimento di Sanità Pubblica li sottoporrà a tampone.

Da oggi per chi arriva a Bologna dal Regno Unito (Gran Bretagna e Irlanda del Nord) ci sarà una postazione sanitaria per testare i cittadini appena sbarcati in aeroporto. L’Azienda Usl di Bologna ha previsto un punto tamponi in uno spazio dedicato nell’area arrivi dell’Aeroporto Marconi in seguito all’Ordinanza del ministero della Salute del 23 dicembre che riapre il traffico aereo dal Regno Unito dopo la sospensione dovuta alla scoperta della cosiddetta ‘variante inglese’ del SARS-CoV-2. 

Secondo quanto previsto dall’ordinanza ministeriale, i cittadini che hanno residenza anagrafica in Italia o hanno motivi di assoluta necessità possono rientrare in Italia a condizione che rispettino specifiche prescrizioni: all’imbarco dovranno presentare il referto negativo di un tampone (molecolare o antigenico) effettuato nelle 72 ore prima della partenza e all’arrivo in Italia dovranno sottoporsi ad un altro tampone entro 48 ore. Indipendentemente dall’esito del test, chi rientra da Gran Bretagna e Irlanda del Nord è obbligato a segnalarsi al Dipartimento di Sanità Pubblica dell’azienda sanitaria di residenza e a restare in isolamento per 14 giorni. 

Da oggi, data prevista per i primi voli diretti dal Regno Unito, i viaggiatori che atterreranno al Marconi di Bologna transiteranno per il canale sanitario direttamente alla postazione dove il personale del Dipartimento di Sanità Pubblica li sottoporrà a tampone molecolare. Per segnalarsi al rientro dall’estero è necessario compilare il modulo disponibile sul sito della Regione Emilia-Romagna . 

Sono 259 le persone residenti nel bolognese che hanno segnalato il loro ingresso in Italia dal 7 dicembre ad oggi. Di queste, 195 si sono sottoposte a tampone molecolare nelle giornate di ieri e oggi. Le analisi di questi campioni seguono un percorso dedicato che prevederà il sequenziamento genetico in caso di positività come richiesto dalla Regione Emilia-Romagna per individuare la variante di SARS-CoV-2 isolata nel Regno Unito. 

fonte: Ausl Bologna

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