Conclusa “Figurine Forever” tra scambi di figurine di calciatori e un museo mancato

La Copa América 2019, il torneo internazionale di calcio che si terrà in Brasile da metà giugno, è stato il vero tema centrale della seconda edizione di “Forever Figurine”, la fiera delle figurina svoltasi oggi all’Estragon Club di via Stalingrado a Bologna. Una fiera che ha richiamato appassionati e curiosi di tutti tipi organizzata da Emiliano Nanni e dal più grande collezionista mondiale di figurine Gianni Bellini.

Le immagini dei calciatori sudamericani al centro della scena: da Pelè e Maradona fino a Eneas de Camargo, calciatore brasiliano deceduto più di trent’anni fa che ha indossato la casacca rossoblu del Bologna. Alle 11,30, inoltre, si è discusso di calcio sudamericano nel talk show diretto da dall’attore e conduttore televisivo Giorgio Comaschi con Eraldo PecciFranco Colomba (entrambi ex calciatori), Andrea Santonastaso, attore appassionato di figurine e Carlo Alberto Cenacchi, autore del libro “Eneas, una storia di saudade”.  

Un vero e proprio patrimonio, quello messo in mostra all’Estragon, che Nanni Bellini vorrebbero mantenere a Bologna attraverso l’istituzione di un museo delle figurine ma che non ha trovato ancora un vero parere favorevole dell’amministrazione comunale. Nei giorni scorsi è nata una polemica tra gli organizzatori e l’assessore alla Promozione della città Matteo Lepore. «Non metto in discussione il valore del patrimonio e la credibilità delle persone che lo portano avanti. Però, se si vuole interloquire con l’amministrazione, non si va sui giornali dicendo che Bologna perde il museo della figurina che non si sa cos’è e non c’è un progetto”, ha affermato Lepore nel consiglio comunale di ieri rispondendo alla domanda della consigliera Addolorata Palumbo (Gruppo misto – Nessuno resti indietro) per sapere e quale sia stato il motivo che ha fatto naufragare l’iniziativa.

Secondo gli organizzatori (entrambi emiliani) la città di Bologna sta perdendo una grande opportunità e il museo, probabilmente, si sposterà in Svizzera. «Non si sta parlando di una raccolta normale, ma di qualcosa che ha rilevanza mondiale, ha dichiarato Gianni Bellini. Tanto da aver suscitato anche l’interesse di History Channel, il canale tv di documentari e trasmissioni sulla storia. «A proposito dell’incontro con Lepore – ha ammesso Emiliano Nanni – io ci sono arrivato con l’umiltà di un appassionato. Non vi erano riferimenti di budget perché l’incontro era conoscitivo. Eravamo rimasti che il Comune ci avrebbe dato qualche spunto sul luogo del museo. Nei mesi successivi ho provato a contattare i riferimenti che avevo, ma non ho mai ricevuto risposta».
 

Il museo delle figurine avrebbe dovuto ospitare anche la sede della squadra Bologna Tigers Subbuteo, al quarantaquattresimo anno di attività, che ha allestito uno spazio nella fiera con tavole da gioco e panni verdi per incontri e sfide. Secondo Riccardo Marinucci, presidente della squadra, bisogna «insegnare questa cultura del gioco per far sì che si crei un rapporto tra le persone e il rispetto dell’avversario, che non è virtuale. Là dove un papà ha giocato, esiste un ragazzino appassionato». E ce ne sono molti, di padri e di figli, che passeggiano tra le corsie della fiera o che scambiano figurine nell’area dedicata. Per esempio oggi alla fiera delle figurine c’era Alessandro, di Ferrara, che ha fatto una sorpresa a suo figlio Massimo: lo ha portato oggi a Bologna alla  “Forever figurine”. «A volte non trovo molta gente con cui fare scambi», ha detto Massimo. Sfoglia i cataloghi con gli occhi pieni di gioia. Forse questo è il posto giusto per lui.

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