Schiaffi e pugni alla moglie e minaccia di farla violentare, dovrà stare lontano

In una circostanza l’uomo ha iniziato ad insultarla, proferendole frasi del tipo «Non sei una buona madre,ti faccio violentare», per poi picchiarla.

Dovrà stare lontano e non potrà avvicinarsi alla moglie. È l’ordinanza emessa nei confronti di un 38enne originario del Bangladesh ma residente a Bologna, operaio, coniugato, già noto alle forze dell’ordine, accusato del reato di maltrattamenti contro familiari o conviventi. Il provvedimento nasce dalla querela di della moglie 29enne originaria del Bangladesh che, agli inizi di agosto si è rivolta ai carabinieri di via Agucchi per denunciare il marito con il quale ha contratto matrimonio nel luglio del 2013 in Bangladesh e che ha vissuto fino all’inizio del mese, in un appartamento nel quartiere Navile, unitamente ai loro due figli minori, di due e tre anni, nati dalla loro unione. 
 
In particolare, la donna, ha riferito ai militari che i litigi con il marito erano iniziati nel novembre 2018 dopo che lei ha scoperto, controllando il cellulare, una relazione extraconiugale con un’altra donna. L’uomo ha sempre negato, arrivando addirittura a minacciarla di chiedere il divorzio. A seguito di tale episodio sono nate animate discussioni verbali, inizialmente senza violenza fisica, ma poi, nel 2019, c’è stato un primo episodio violento, in seguito alla scoperta di un’altra relazione extraconiugale.

Alla richiesta di spiegazioni, il 38enne avrebbe colpito la donna con schiaffi e pugni al volto, stringendole il collo fin quasi a farle perdere conoscenza. In alcune circostanze, il 38enne l’avrebbe minacciata con l’utilizzo di un coltello da cucina. Nel 2022, agli inizi del mese di aprile, l’uomo, tornato a casa da lavoro, ha iniziato ad insultarla, proferendole frasi del tipo “…… non sei una buona madre…ti faccio violentare …” per poi picchiarla. Episodi che sarebbero avvenuti alla presenza dei due figli minori. 
 
Rintracciato dai carabinieri, l’uomo è stato sottoposto alla misura cautelare disposta dal Giudice e allontanato dall’abitazione familiare.

Condividi