Aggredirono davanti alla discoteca Numa un giovane calciatore del Bologna, arrestati

Lo scorso 7 novembre la vittima di 20 anni, appartenente alla squadra primavera del Bologna Calcio, raccontò di aver subito un vero e proprio agguato da parte di un gruppo di quattro o cinque ragazzi.

Sono stati individuati i presunti autori dell’aggressione avvenuta a novembre ai danni di un 20enne giocatore della primavera del Bologna calcio prima all’interno e poi all’esterno della discoteca “Numa” a Bologna. Si tratta di 4 giovani di origine nordafricana che all’alba dello scorso 7 novembre avrebbero aggredito in via Calzolari, nei pressi della discoteca, il giovane calciatore. Rintracciati dalla polizia di Bologna, ora i 4 presunti aggressori sono agli arresti domiciliari. 

Quel 7 novembre, giunti sul posto i poliziotti identificarono la vittima di 20 anni che raccontò di aver subito un vero e proprio agguato da parte di un gruppo di quattro o cinque ragazzi. Il 20enne, appartenente alla squadra primavera del Bologna Calcio, aveva trascorso la serata in discoteca insieme ad alcuni amici quando era venuto in contrasto con loro, per futili motivi. Nonostante fosse intervenuto il personale della sicurezza, si scaturì una colluttazione, a seguito della quale il 20enne, raggiunto da alcuni colpi al viso, perse un dente. 

Gli aggressori furono allontanati dal locale dal personale della sicurezza. La vittima, invece, deciso a rientrare a casa, mentre si trovava nel tragitto che gli avrebbe consentito di raggiungere la madre che era in sua attesa fuori dalla discoteca, fu nuovamente raggiunto da quegli stessi ragazzi che, dopo averlo fatto cadere a terra, lo picchiarono selvaggiamente, procurandogli la frattura scomposta della mandibola. 

La vittima fornì alla polizia informali prime descrizioni di alcuni degli aggressori e fu ricoverata all’ospedale “Bellaria”, ove sottoposta ad intervento chirurgico, con prognosi aperta di 40 giorni.  

Dall’analisi e visione dei filmati registrati dalle numerose telecamere di videosorveglianza, interne ed esterne alla discoteca Numa, gli investigatori hanno ricostruito un quadro probatorio che conferma quanto denunciato dalla vittima a seguito dell’aggressione, portando altresì all’identificazione di quattro degli aggressori attraverso mirate individuazioni fotografiche.  

Condividi